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Achille Lauro è tornato: ecco "1990", il nuovo album che celebra la cultura pop degli anni Novanta e il suo anno di nascita 

L'artista romano pubblica sui social il poster promozionale del disco censurato a Milano

Ufficio stampa

L'11 luglio ha compiuto 30 anni e per celebrare il suo glorioso anno di nascita Achille Lauro torna con un nuovo album dal titolo "1990", primo progetto del provocatorio artista romano di cui è anche Chief Creative. Sette brani per tuffarsi nella cultura pop anni Novanta, fondamentali per la crescita del cantante e di cui il disco è un sentito omaggio.

Un album inaspettato e dirompente con il quale Achille Lauro celebra un periodo cult della musica e dell'arte a cui si sente particolarmente legato: da un lato il vuoto lasciato dalla morte di miti come Freddie Mercury (1991), Kurt Cobain (1994), 2 Pac (1996), Notorious B.I.G. (1997), dall’altra la nascita di un nuovo genere che dall’Europa ha conquistato presto tutto il mondo e che ha sicuramente travolto l’immaginario artistico di Lauro. 

Un side project con 7 celebri hit mondiali “rigenerate” da Achille Lauro che ha voluto coinvolgere tanti amici: dalla storia della dance italiana e mondiale (Alexia, Eiffel 65, Benny Benassi) al panorama attuale (Ghali, Capo Plaza, Gemitaiz, Massimo Pericolo e Annalisa, già con Lauro nella serata delle cover dell’ultima edizione del Festival di Sanremo). Sono loro, insieme a produttori come Dardust, Gow Tribe, DIVA e Marnik, i protagonisti di "1990": un viaggio in cassa dritta che più che un tuffo nel passato è proiettato in un futuro senza tempo, con suoni e arrangiamenti che riescono ad essere attuali e si uniscono perfettamente al linguaggio di Lauro. 

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Un album che lascia senza fiato con una selezione di brani travolgente: Be My Lover dei La Bouche, Scatman’s World di Scatman John, Sweet Dreams (Are Made of This) degli Eurythmics (riportata al successo proprio negli anni Novanta da Marylin Manson), Me and You di Alexia, The Summer Is Magic di Playahitty, Blue (Da ba dee) degli Eiffel 65 e Illusion di Benny Benassi. 

A dare una forma visiva alla musica, anche per questa occasione Achille Lauro propone un apparato iconografico forte declinato nelle tinte del rosa e del fuxia. L’assenza dell’artista è totale e lascia il palcoscenico al suo alter-ego giocattolo: una bambola dal look androgino, per ritrovare i segni delle sue radici musicali immerse proprio in quell’immaginario. La bambola è stata creata appositamente per l’occasione da Magia 2000, il duo di designer italiani Mario Paglino e Gianni Grossi, conosciuti in tutto il mondo e specializzati nella creazione e realizzazione di pezzi unici. 

Censurato, perché ritenuto troppo provocatorio, invece il poster cha avrebbe dovuto pubblicizzare l'uscita dell'album ed essere affisso a Milano, raffigurante Achille vestito da Barbie crocifisso su una croce di dolcetti. L'artista non si è perso d'animo e lo ha pubblicato sui social: "Questa è l'immagine che avreste visto oggi nel maxi-cartellone di Corso Como a Milano, ma la pesante mano della censura delle pubbliche affissioni lo ha impedito. "Io invece la regalo a tutti voi e come sempre Me ne frego" scrive, citando il titolo della canzone che ha presentato all'ultimo Festival di Sanremo.

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Intanto pochi giorni fa il cantante ha annunciato le nuove date del suo tour, inizialmente previsto per il 2020 ma poi rimandato al prossimo anno causa Covid: 

Milano (16 ottobre 2021 – Lorenzini District), 
Venaria, TO (18 ottobre 2021 – Teatro Concordia), 
Cesena (21 ottobre 2021 – Nuovo Carisport), 
Napoli (23 ottobre 2021 – Casa della Musica), 
Firenze (26 ottobre 2021 – Tuscany Hall) 
Roma (29 e il 30 ottobre – Palazzo dello Sport)

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