ALLEGRI 10 - La rivincita di Max. Arrivato a Torino accolto dallo scetticismo (per usare un eufemismo) dei tifosi juventini, l'ex tecnico del Milan ha portato un nuovo stile di gioco mostrando comunque grande rispetto per il lavoro di Conte. Ha dimostrato a tutti che i problemi con Pirlo erano una forzatura dei media, ha introdotto una gestione del gruppo più rilassata, la difesa a 4, più possesso palla e anche il trequartista. E alla fine ha fatto meglio di Conte.
BUFFON 9 - A 37 anni suonati il numero uno della Nazionale è ancora una volta il portiere meno battuto della Serie A. 30 presenze, grandi parate e una leadership unica nel guidare la difesa. E' un uomo Juve, deciderà lui quando smettere, e per il momento non ne ha nessuna intenzione: "Il Mondiale in Russia? Se dicessi di no, direi una bugia"
STORARI 6 - Bravo a farsi trovare pronto nelle rare occasioni in cui Buffon ha tirato il fiato
Difensori
CHIELLINI 7,5 - La solita colonna della difesa: corsa, grinta e formidabile di testa. Mai sostituito nelle 27 presenze da titolare, è stato preziosissimo per Allegri per passare dalla difesa a tre a quella a quattro. Quest'anno gli è mancato solo il gol, ma il campionato non è ancora finito...
BONUCCI 9 - Di lui si diceva: “È l'anello debole della Juve”, "Gioca bene solo con Barzagli e Chiellini a protezione". E invece con Barzagli costretto ai box dagli infortuni, lui sfodera la migliore stagione della sua carriera, guida i compagni da leader dentro e fuori dal campo e stabilisce il suo record di gol in campionato, 3, punendo Roma, Milan e Lazio.
LICHTSTEINER 7 - Il solito motorino sempre pronto ad arare la fascia, a servire assit e, all'occorrenza, anche a fare gol (3 finora in campionato). Le sue prestazioni costanti ad alto livello hanno convinto la dirigenza a prolungargli il contratto fino al 2017. Uno dei primi tasselli per un'altra stagione al top dei bianconeri
EVRA 6,5 - Ci ha messo un pochino ad ambientarsi al calcio italiano, ma poi la sua esperienza lo ha aiutato ad emergere anche a Torino dopo una grande carriera a Manchester. Allegri si è affidato spesso a lui nelle partite più importanti e ha trovato anche il primo gol in Serie A davanti al pubblico dello Juventus Stadium
CACERES 6,5 - Una stagione sfortunatissima, costellata di fastidiosi infortuni, gli ha impedito di dare continuità alle ottime prestazioni fatte nelle 10 gare disputate in campionato quest'anno. Il momento più alto è il gol a Napoli a dicembre, quando tornerà in forma la sua duttilità sarà molto utile ad Allegri
OGBONNA 6 - Quest'anno, complice la lunga degenza di Barzagli e gli infortuni di Caceres, ha trovato più spazio (19 gare in campionato), ma pur non avendo commesso errori gravi, le sue prestazioni non hanno convinto appieno. I margini di miglioramento ci sono tutti
BARZAGLI sv - Solo 7 presenze in campionato, che per uno come lui, titolare inamovibile da anni, è quasi come aver preso un anno sabbatico. Ha superato i problemi che lo hanno afflitto troppo a lungo e si è ripreso subito il suo posto al centro della difesa.
Centrocampisti
POGBA 9 - Buffon-Bonucci-Pogba-Tevez: una squadra, per essere grande, deve avere una formidabile spina dorsale e il francesino più ricercato del mercato, a soli 22 anni, è il pezzo più pregiato di quella bianconera. Un'altra stagione in crescendo, secondo marcatore stagionale dopo l'Apache, una fisicità mostruosa. Trattenerlo sarà quasi impossibile, ma paradossalmente perdendolo la Juve può diventare grandissima
PIRLO 8 - Si diceva che non fosse contento dell'arrivo di Allegri, che il loro sarebbe stato un rapporto problematico, ma il tecnico ha smentito tutti lanciandolo da titolare appena rientrato dall'infortunio nella gara con la Roma e lui si è preso la squadra in mano e ha confermato di essere un grande campione. Da quando hanno introdotto lo spray è semplicemente letale su punizione, la perla del campionato è il gol vittoria al Toro nel derby di andata
MARCHISIO 8,5 - Se ce ne fosse stato bisogno, la vera stagione della consacrazione per il Principino, il più utilizzato tra gli uomini di centrocampo. Ha imparato a giocare alla Pirlo quasi come il suo maestro, ci mette la quantità di Pogba e la corsa di Vidal, quest'anno uno dei migliori al mondo per livello e continuità.
VIDAL 7 - Condizionato da una preparazione approssimativa per colpa del Mondiale e da un ginocchio a pezzi, il cileno non ha certo vissuto la stagione più esaltante da quando è alla Juve, ma non ha mollato mai, stringendo i denti e tornando nella forma migliore quando contava di più, nell'ultima parte della stagione (simbolico il rigore al Monaco).
PEREYRA 7,5 - Una delle sorprese più belle della stagione per i tifosi juventini, che hanno scoperto che questo sosia di Vidal assomiglia molto al Guerriero anche in campo. Tanta corsa, giocate di classe, utile da esterno come da trequartista, Allegri non vi ha rinunciato quasi mai. L'unica pecca? "Solo" due gol
PADOIN 7 - Spesso sottovalutato da molti, ma se Conte se l'era portato a Torino dopo averlo allenato a Bergamo, certamente aveva un valido motivo. Un vero e proprio jolly del centrocampo, sempre pronto (20 presenze) quando Allegri ha dovuto fare a meno di uno dei Big Four
PEPE sv - 8 presenze in campionato con solo 96 minuti giocati, ma la notizia più bella per lui e per i tifosi è stato il suo ritorno in campo. Titolare in Coppa Italia contro il Verona dopo 3 anni di sofferenza e sacrifici
STURARO sv - Arrivato a gennaio, ha giocato solo 7 partite, ma ha già cominciato a conoscere la mentalità e ad abituarsi all'ambiente Juve: sarà importante per gli anni a venire
ROMULO sv - Preso in prestito dal Verona, ha fatto appena in tempo ad esordire in Champions contro il Malmo e in campionato contro il MIlan e poi si è fatto male e ha saltato il resto della stagione. Difficilmente verrà riscattato
Attaccanti
TEVEZ 10 - Il vero uomo scudetto, il simbolo della Juve, il suo numero 10. La miglior stagione della sua carriera: capocannoniere del campionato, spacca le partite come pochissimi in Europa, corre, crea, serve assist e con Morata sembra anche aver trovato il compagno di attacco ideale. Difficile trovare il momento più significativo di una stagione da dominatore, ma il gol nel 7-0 al Parma è un vero gioiello da vedere e rivedere
MORATA 7 - Il campioncino arrivato a Madrid (e che non ha nessuna intenzione di tornarci) è cresciuto a vista d'occhio prestazione dopo prestazione, incendiando il pubblico dello Stadium sia per le giocate di qualità, sia per i ripiegamenti difensivi in cui si lancia a perdifiato. Deve diventare più "cattivo" in zona gol, ma ha tutto il tempo per imparare. Soprattutto allenandosi con uno come Tevez.
LLORENTE 6,5 - 10 gol segnati in meno rispetto all'anno scorso in campionato farebbero pensare ad una stagione disatrosa, invece quella dello spagnolo è stata pienamente sufficiente. Un po' penalizzato in fase realizzativa dagli schemi di Allegri, si è sempre battuto come un leone in campo e non ha mai detto una parola sbagliata fuori. Un vero uomo spogliatoio, come dimostra il fatto che ogni giorno accompagna Morata a Vinovo.
COMAN 6 - Il giovane francese ha esordito con un'ottima e incoraggiante prova a Verona e poi è un po' uscito dal radar di Allgeri. D'altronde non è facile trovare spazio in un attacco dove gioca uno come Tevez, ma avrà tempo per dimostrare le sue (tante) qualità
MATRI sv - Di ritorno dopo le esperienze con Milan, Fiorentina e Genoa, in campionato ha giocato pochissimo. Si è tolto comunque la soddisfazione di tornare al gol in bianconero in Coppa con la Fiorentina