Ha suonato il campanello di casa, ha consegnato il pacco e poi ha fatto sesso con la padrona di casa. La donna, una 29enne di Castelfranco Veneto madre di tre figli, che erano in casa al momento dell'accaduto, ha denunciato il corriere, sostenendo che si sia trattato di uno stupro. L'uomo, invece, si difende spiegando che la donna era assolutamente consenziente. E ora, a due anni dall'accaduto, la Procura ha disposto il test del Dna.
La Procura di Treviso, riporta il Messaggero, ha inviato ai Ris di Parma la camicetta e il reggiseno della donna, che secondo il racconto della giovane mamma le sono stati strappati dal fattorino durante lo stupro: non è chiaro che cosa i magistrati ritengano di ottenere, poiché l'uomo non ha mai negato il rapporto sessuale con la donna che poi l'ha denunciato.
Il corriere, al contrario, si è sempre difeso sostenendo che il rapporto è stato consenziente, e ha raccontato che non a caso andava a consegnare i pacchi quando sapeva che il marito della donna era al lavoro. Per i carabinieri, però, i racconti di entrambi presentano incongruenze.