Il 24 aprile, centesimo anniversario dell'inizio del genocidio armeno, per la prima volta a Istanbul si terrà una cerimonia commemorativa. Lo ha annunciato il primo ministro turco Ahmet Davutoglu. Davutoglu, riporta la Bbc, ha anche dichiarato che il Paese "condividerà il dolore" degli armeni. Il premier ha però nuovamente rifiutato di usare la parola "genocidio" per descrivere quanto accaduto un secolo fa.
"Ridurre tutto a una sola parola e addossare ogni responsabilità alla sola Turchia è una cosa problematica, sia dal punto di vista legale che etico", ha detto Davutoglu. Che ha ad ogni modo riconosciuto, non per la prima volta, l'esistenza delle deportazioni. "Noi ricordiamo con rispetto, ancora una volta, e condividiamo il dolore dei figli e nipoti degli armeni ottomani che hanno perso la vita nelle deportazioni del 1915", ha ribadito.
Gli esperti calcolano che nei massacri e nelle deportazioni iniziate il 24 aprile del 1915 siano morte fino a 1,5 milioni di persone. Ma la Turchia ha sempre rifiutato l'uso del termine genocidio affermando che al contrario si è trattata di una guerra civile e che le perdite si sono verificate in entrambi i lati.