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Le tensioni Usa-Cina spaventano le Borse

I listini del Vecchio Continente aprono la seduta in rosso, rallentati dell’escalation di tensioni tra Usa e Cina. L’euro si rafforza sul dollaro, spread stabile

Apertura in calo per le Borse europee, in scia al ribasso delle piazze asiatiche. Milano in avvio di contrattazioni segna -1,43%, Francoforte -1,53%, Parigi -1,31%, Madrid -1,34% e Londra -1,25%. A preoccupare gli investitori l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina. La Borsa di Tokyo resta chiusa anche oggi per festività, Shanghai perde oltre il 3%.

AUMENTANO LE TENSIONI USA-CINA
Pesa sui mercati la costante escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che Pechino ha ordinato la chiusura del consolato americano di Chengdu, nel sud-ovest del Paese, come risposta alla decisione di Trump di far chiudere il consolato cinese di Houston, in Texas. L’incessante tensione fa salire anche la preoccupazione per l’economica statunitense, con il dato ieri sulle richieste di sussidi di disoccupazione più alto delle previsioni.

IN EUROPA AVANTI CON LE TRIMESTRALI
Spostandoci ne Vecchio Continente, la stagione delle trimestrali è entrata nel vivo. Roche ha visto calare del 5% i profitti del primo semestre, Unilever ha retto meglio il colpo, Daimler ha comunicato perdite per 1,9 miliardi. A Piazza Affari partenza al ribasso per tutti i titoli del Fste Mib, tranne Tenaris (+0,4%).

SI RAFFORZA L’EURO SUL DOLLARO
Non si ferma il rafforzamento dell’euro, salito sopra 1,16 dollari, per la prima volta dal 16 ottobre 2018. Il prezzo del greggio resta poco mosso, con il Wti che cresce dello 0,19%, arrivando a 41,15 dollari al barile, mentre il Brent (+0,37%) è scambiato a 43,17 dollari al barile. Non rallenta la corsa dell’oro che resta sui massimi, con una quotazione di 1.884 dollari all’oncia. Lo spread apre la giornata in area 147 punti base, in lieve rialzo di un punto rispetto alla chiusura di ieri.