“Garanzia Giovani tra bilanci e nuove sfide”, è questo il tema del dibattito che si è tenuto oggi a Milano presso la sede di ManpowerGroup, organizzato in collaborazione con Adapt, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti. All'incontro, moderato da Serena Scarpello, Media & Ceo Reputation Expert di ManpowerGroup, hanno partecipato anche il Direttore Scientifico di Adapt Michele Tiraboschi e Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera. A far gli onori di casa, Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea ManpowerGroup e Presidente di Assolavoro, associazione che riunisce le agenzie per il lavoro italiane. Sul tavolo della discussione il piano europeo, partito lo scorso anno, per la lotta alla disoccupazione giovanile, che prevede finanziamenti destinati a politiche attive di orientamento, istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro.
Diversi i punti analizzati durante l'incontro: comunicazione, contatto con le imprese, suddivisione dei compiti tra pubblico e privato, informazione e accompagnamento a partire dalle scuole e dalle università. Un banco di prova per l'intera riforma del lavoro che però, nel suo primo anno, ha evidenziato alcuni punti deboli come la forte disparità fra le singole regioni.
“Siamo di fronte a un cambiamento di approccio culturale al lavoro che guarda al futuro. In 10 mesi Garanzia Giovani ha portato a risultati quali l'iscrizione di oltre 500.000 giovani al programma. Ha dichiarato il Ministro Poletti. “In questo cambio di paradigma c'è però bisogno anche del supporto delle aziende”.
A fargli eco, Stefano Scabbio che ha cosi commentato: “Una scommessa che non può essere persa. Serve un'operazione straordinaria per riportare ottimismo e concretizzare le politiche attive al lavoro. Le agenzie del lavoro come ManpowerGroup sono un canale fondamentale di comunicazione tra la domanda e offerta”.
Critiche e proposte sono giunte anche da Michele Tiraboschi che ha sottolineato come "le proposte presenti sul portale del Ministero spesso sembrano inserite senza logica. Il vero nodo critico è che ai giovani che si sono iscritti manca la risposta delle istituzioni, che non devono per forza dare lavori ma prendersi in carica i ragazzi".
In collegamento video anche la Commissaria Ue per l'occupazione Marianna Thyssen, che ha confermato il sostegno della Commissione Europea al governo italiano .