Un video pubblicato online dall'Isis mostra la distruzione di parti del sito archeologico di Nimrud, nel nord dell'Iraq. Nelle sequenze, i miliziani fanno scempio di statue e bassorilievi a colpi di piccone e frese. Poi entra in azione un bulldozer, e una carica sbriciola un sito. La notizia, diffusa a marzo dal ministero iracheno del Turismo e delle Antichità, non aveva ancora trovato conferme.
L'Unesco aveva bollato la distruzione come "un crimine di guerra", e la direttrice generale, Irina Bokova, aveva fatto "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbari". Successivamente però, i ricercatori incaricati di verificare lo scempio avevano detto di non poterlo confermare, sulla base delle immagini satellitari.
Nimrud, la biblica Calah, e' un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda citta' irachena identificata come l'antica Ninive, sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Shalmaneser (1274-1245 avanti Cristo) e divenne capitale dell'impero assiro sotto Assurbanipal II (883-859 avanti Cristo) arrivando ad avere 100.000 abitanti.