Nei primi due mesi dell'anno le entrate tributarie erariali derivanti da giochi sono diminuite dello 0,8%, scendendo quindi di 15 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato relativo al primo bimestre, segnalato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, è di fatto un'inversione di tendenza rispetto all'andamento registrato nel corso del 2014.
Nell'arco dei dodici mesi dello scorso anno le entrate da giochi sono infatti cresciute del 4,7% attestandosi a quasi 12 miliardi di euro (11.875 milioni): 534 milioni di euro in più rispetto al gettito accumulato nel 2013.
A fine 2014 il mercato italiano dei giochi ha totalizzato 84.485 milioni di euro di incassi, riportando una lieve flessione rispetto all'anno precedente (-0,29%). Analizzando nel dettaglio le singole voci si può notare come cali consistenti abbiano interessato tutti i giochi, meno che le scommesse sportive e il gioco del Lotto.
La perdita più pesante è stata registrata dalle scommesse ippiche che, rispetto al 2013, hanno riportato un calo degli incassi del 16,1% a 682 milioni di euro. -13,7%, invece, per SuperEnalotto e giochi numerici a totalizzatore (a 1.188 milioni di euro); -7,3% per i giochi di abilità a distanza (12.318 milioni di euro); -1,7% per slot e Vlt (47 miliardi di euro); - 2,4% per il Bingo (1.624 milioni di euro) e -1,8% per i Gratta e Vinci (9.441 milioni di euro).
Gli incassi delle scommesse sportive sono aumenti dell'11,2% arrivando a toccare i 4.250 milioni di euro, mentre il Lotto, con una crescita del 4,7%, ha realizzato incassi pari a 6.629 milioni di euro.
Secondo un recente rapporto di Morgan Stanley la raccolta mondiale di giochi, scommesse e casinò si è attestata nel 2014 a 390 miliardi di euro. I giochi da sala hanno raccolto, da soli, il 35% del totale degli incassi (134 miliardi). A breve distanza si trova invece la quota sul totale (29%) raccolta da tagliandi e gratta e vinci: 111 miliardi. Altra consistente fetta (28%) riguarda gli incassi derivanti dalle scommesse sportive: 109 miliardi di euro.
Tornando al mercato italiano, l'Osservatorio sul gioco italiano del Politecnioico di Milano ha rilevato che nel 2014 la spesa in quello online è stata pari a 726 milioni di euro, riportando una crescita dello 0,1% rispetto ai 725 milioni del 2013.
La prima voce di spesa è quella relativa ai Casinò games che, con 255 milioni di euro, rappresentano il 35,1% della spesa totale. Al secondo posto, con 214 milioni di euro, si piazzano le Scommesse sportive, con una quota di mercato pari al 29,5% (merito anche dei Mondiali di calcio in Brasile). Ultimo gradino del podio spetta al Poker con 108 milioni di euro e una quota di mercato pari al 21%.