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Tribunale di Milano, i dipendenti: “Ora ci sentiamo meno sicuri”

“Noi dipendenti non venivamo controllati dal metal detector. Le guardie ci conoscevano” racconta il commesso Vincenzo Crucinio

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Da oggi, ci sentiamo meno sicuri, sarà dura riprendere il nostro lavoro”. I dipendenti escono dal Tribunale di Milano ancora sotto shock. I fatti di questa mattina hanno cambiato per sempre le loro vite. Il rumore di quei proiettili, probabilmente, continueranno a sentirlo ogni volta che varcheranno la soglia del Palazzo di Giustizia. "Noi dipendenti non venivamo controllati dal metal detector” dice il commesso Vincenzo Crucinio. "Le guardie ci conoscevano, e ci lasciavano passare esibendo il badge identificativo".

Una pistola che riesce a evadere i controlli, i metaldetector e le barriere di sicurezza. Un uomo accusato di bancarotta che fa irruzione nell'aula che lo vedeva imputato e causa tre morti e due feriti. Questo è quello che si conosce per il momento della strage al Tribunale di Milano. In attesa che le forze dell'ordine chiariscano la dinamica, le motivazioni e le responsabilità, l'unica cosa al momento certa è la paura di chi in quel Palazzo di Giustizia dovrà tornare a lavorare.

Articolo realizzato dagli allievi del corso di Videogiornalismo della Civica Scuola di Cinema.

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