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Antonio Catania, quando il "prestito" diventa divertente

L'attore insieme a Gianluca Ramazzotti al Manzoni di Milano diretti da Giampiero Solari in una commedia esilarante su un tema molto attuale, "il Prestito"...

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"Si parte da una sorta di dramma che viviamo tutti... la crisi economica, per creare uno spettacolo di "sano divertimento". Giampiero Solari racconta così "Il prestito", in scena dal 9 al 26 aprile al Teatro Manzoni di Milano, in cui dirige due attori veraci della scena italiana, Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti, di nuovo insieme dopo il successo di "Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa", tutto esaurito per due stagioni consecutive.

Il testo di Jordi Galceran, autore spagnolo, attualmente in scena con grande successo contemporaneamente a Madrid e Barcellona, è una pièce che in maniera paradossale e comica affonda il coltello in un dramma sociale che ormai fa parte del nostro vivere quotidiano. La trama è molto semplice, un uomo distinto (Ramazzotti) e "normale" cerca, "in maniera onesta", di ottenere da una filiale bancaria un piccolo prestito, assolutamente necessario per sé e per la sua vita; il direttore della filiale (Catania), con motivazioni di tipo "bancarie", appunto, glielo rifiuta. Ed è proprio questo rifiuto ad innescare un crescendo di situazioni paradossali ed esilaranti date da eventi assolutamente imprevedibili, che portano la commedia a mettere in luce i meccanismi "logici e assurdi" che reggono e condizionano i comportamenti economici a cui ormai siamo abituati. Le risate diventano liberatorie, figlie di una totale empatia tra il pubblico e l'uomo che chiede il prestito, lasciando scaturire una sorta di pietà per il direttore di filiale che va via via ad infilarsi in un complicato pasticcio personale.

"Due personaggi facili in cui identificarsi" racconta Antonio Catania a Tgcom24, "Non ci sono analisi dei massimi sistemi finanziari che possono aver portato alla crisi economica, solo due persone semplici, uno che chiede un prestito e uno che fa il direttore e fa il suo lavoro". Ed è questo che rende lo spettacolo accattivante e "solvibile".

"La gente si identifica nella vittima, il richiedente il prestito, non solvibile e poi nel direttore... è uno spettacolo che parla di noi, degli esseri umani", aggiunge Gianluca Ramazzotti. Tra i due comincia un vero e proprio tira e molla, dove a tirare è all'inizio il direttore della banca con le sue ragioni "bancarie" e il suo netto rifiuto, poi tuttavia le parti si ribaltano e a suon di colpi di scena e situazioni paradossali il sistema comincia a creparsi.

"A sgretolarsi", dice Giampiero Solari "non è solo il sistema economico e finanziario bensì anche quello privato e familiare. Perché è proprio su quello che crolla il direttore, toccato su una delle sue sicurezze, la famiglia.." Non ci sono messaggi morali, né tanto meno una denuncia al sistema, si parte semplicemente da una situazione drammaticamente vicina a tutti noi per creare, attraverso situazioni spiazzanti, uno spettacolo di "sano divertimento". Ai due basterebbe", conclude Catania solo una maggiore comprensione degli altri e un po' più di solidarietà reciproca per essere migliori, ma a teatro non bisogna esserlo...".

Il prestito, dal 9 al 26 aprile, Teatro Manzoni
Orari: feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30 Biglietti: poltronissima € 32,00 - poltrona € 21,00 - giovani fino a 26 anni € 15,00

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