Norcia: e il pensiero va a San Benedetto, patrono d'Europa e padre del monachesimo occidentale, e subito dopo, passando dal sacro al profano, dalla storia al presente, al prelibato tartufo nero e allo squisito prosciutto crudo, vanto di questa incantevole cittadina medievale in provincia di Perugia, nel cuore del Parco nazionale dei Monti Sibillini.
Norcia fu fondata dai Sabini a ridosso dei Monti Sibillini, e già nel II secolo a.C. divenne un fiorente municipio romano. La città di Norcia, circondata da mura del '300 completamente intatte, è ricca di testimonianze storico-artistiche e, oltre alle bellezze e agli itinerari naturalistici, offre una cucina ricca di genuinità e di prodotti tipici. Norcia è collocata, al sud est dell'Umbria, nel punto di raccordo di due realtà paesaggistiche assai diverse ma contigue: la Valnerina, ovvero il comprensorio della stretta valle fluviale scavata dal fiume Nera e dai suoi affluenti, e i Monti Sibillini, centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la zona montuosa con che superano i 2000 metri di altezza, all'interno della quale si aprono vasti altopiani, tra cui il fascinoso Pian Grande: ad esso si aggiungono degli altipiani minori (Pian Piccolo, Pian Perduto, Quarto San Lorenzo e il Pian dei Pantani).
Lo straordinario spettacolo della Fioritura - Nella tarda primavera (seconda metà di Giugno) l'altopiano è teatro della Fioritura contemporanea di decine di specie floreali diverse che danno luogo ad un tappeto multicolore che ricopre tutta la valle. Il Piano Grande di Castelluccio, uno dei paesi in posizione più elevata di tutti gli Appennini, è anche noto per le omonime lenticchie ed alcuni specie rare di orchidee. Nella piana di Castelluccio spicca il Monte Vettore sulle cui cime si trova il Lago di Pilato, un piccolo bacino lacustre dal livello variabile, alimentato dallo scioglimento nevoso del cime del monte, vive una specie endemica di crostaceo: il Chirocefalo del Marchesoni. Norcia ha dato i natali a San Benedetto patrono d'Europa e patriarca del monachesimo occidentale.
Un paradiso per i gourmet - Norcia è un vero paradiso gastronomico. Le squisite lenticchie di Castelluccio, il farro, i formaggi di ogni varietà come il pecorino e la caciotta, ma soprattutto la "norcineria", nobile ed antica arte della lavorazione della carne suina, che risale al 1200 e che ha reso la città umbra famosa in tutto il mondo. La tradizione della norcineria è antichissima. E forse anche un po' misteriosa. Un tempo si pensava che i segreti della fermentazione, fondamentali nella preparazione dei salumi, fossero custoditi dalle streghe dei Monti Sibillini. Il prosciutto di Norcia Igp, con la sua caratteristica forma a pera, di grossa pezzatura (minimo 8,5 kg, affinchè non sia troppo salato) è la massima espressione di questa cultura gastronomica. E' un prodotto artigianale, leggermente più fibroso del prosciutto classico, che deve avere un'aureola di grasso per mantenere il giusto grado di morbidezza della carne. Gli fanno ottima compagnia gli altri prodotti della norcineria locale: capocolli, spallette, lonze, pancette e guanciali e, tra gli insaccati, i salami ciauscoli, coralline, coppe e salsicce, prodotte anche con carne di cinghiale.
Il tartufo nero di Norcia - Il tartufo nero contende il titolo di “re di Norcia” al prosciutto crudo. Il Tuber Melanosporum Vittadini è il tartufo nero più pregiato sul mercato. Ricercatissimo, come tutti i tesori, cresce nelle foreste di querce e lecci dove in molti, aiutati dal fiuto straordinario di cani addestrati, lo cercano. In Valnerina la lavorazione e commercializzazione del prezioso tubero è un aspetto economico particolarmente importante. Profuma le tradizionali tagliatelle, risotti, uova, carni, crostini e persino i dessert, i piatti più tradizionali e le creazioni innovative degli chef. La città gli dedica ogni anno, , l'ultimo week end di febbraio,la Mostra Mercato Nazionale del tartufo nero pregiato di Norcia e dei prodotti tipici.
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