Il super- acceleratore Lhc del Centro Europeo di Ricerca Nucleare (Cern) di Ginevra è ripartito dopo due anni di manutenzione. Lo ha annunciato il direttore generale Rolf Heuer. "Il fascio ha attraversato senza problemi l'intera struttura: sono contentissimo come lo sono tutti qui al centro di controllo del Cern", ha scritto sul blog del Cern. L'Lhc è utilizzato per ricerche sperimentali nel campo della fisica delle particelle.
La pausa di due anni dell'Lhc (Large Hadron Collider) è stata necessaria per curare la manutenzione della macchina e per metterla in grado di battere il suo primo record, ossia raggiungere l'energia di 13.000 miliardi di elettronvolt. E' quasi doppia rispetto a quella raggiunta nella prima fase del funzionamento, che nel 2012 ha permesso di scoprire il bosone di Higgs, la particella grazie alla quale tutto ha una massa.
La procedura di accensione è avvenuta in due fasi. Nel suo anello, lungo 27 chilometri, sono passati a turno due fasci di protoni, terminando il percorso con successo. Solo a questo punto la macchina è stata considerata accesa a tutti gli effetti.
Quando la macchina funzionerà a regime e cominceranno le collisioni, queste forniranno un'enorme quantita' di dati che, molto probabilmente, mostreranno i limiti della teoria di riferimento della fisica contemporanea, il Modello Standard. Questo significherà poter trovare una spiegazione a fenomeni che al momento restano misteriosi, come la materia oscura che occupa il 25% dell'universo e l'energia oscura che ne costituisce il 70%.