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Eurocamera, Pd e M5S divisi a voto su emendamento (poi respinto) sul Mes | Ok alle conclusioni del Consiglio Ue

Sull'emendamento i Cinquestelle hanno votato a favore con Lega e FdI, i Dem contrari con Forza Italia. Centrodestra diviso sulle conclusioni: ok degli Azzurri, astenuti il Carroccio e Fratelli d'Italia

Pd e M5S si dividono al voto sull'emendamento della Lega e del gruppo Identità e democrazia alla risoluzione al Parlamento europeo, sulle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio. L'emendamento chiedeva di respingere un utilizzo del Mes finalizzato a stimolare l'economia in seguito alla crisi della Covid-19. A favore dell'emendamento, poi bocciato, Lega, FdI e M5S. I Dem hanno votato contrari insieme a Forza Italia.

Europarlamento: "Inaccettabili i tagli al bilancio Ue" L'Europarlamento ha anche dato il via libera alla risoluzione non legislativa sulle conclusioni del Consiglio del 17-21 luglio, in cui si chiede di migliorare l'accordo sul quadro finanziario pluriennale. Si definiscono "inaccettabili" i tagli al bilancio Ue, mentre si considera il Recovery Fund una "mossa storica". Con 465 sì, 150 no e 67 astenuti l'Assemblea sottolinea che le priorità a lungo termine, come Green Deal e Agenda digitale, sono a rischio.

Centrodestra diviso al voto Diviso il centrodestra: Forza Italia ha votato a favore insieme al Pd e al M5S, mentre Lega e Fratelli d'Italia si sono astenuti. "Da Prima l'Italia a Prima i sovranisti. Con la loro astensione alla risoluzione del Parlamento europeo, gli europarlamentari della Lega e di Fratelli d'Italia voltano prima di tutto le spalle al nostro Paese", ha commentato in una nota Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. "Anziché difendere con il coltello fra i denti il risultato storico raggiunto da Conte al vertice europeo, Salvini e Meloni si schierano con i sovranisti stranieri".

Berlusconi: "Ora il governo coinvolta le opposizioni" Nell'annunciare il voto di Forza Italia a favore, Silvio Berlusconi ha spiegato che "ci siamo battuti fin dal principio per questo risultato e ora l'Italia avrà a disposizione 208 miliardi: si tratta di un compromesso, ma è un compromesso positivo, che toglie tra l'altro argomenti ai nemici dell'Europa. Per utilizzare questi aiuti l'Italia dovrà predisporre - rapidamente- un piano di riforme che deve essere orientato allo sviluppo e non alla spesa assistenziale. E' una occasione che il Paese non può permettersi di sprecare. Chiediamo al governo che l'opposizione, pur nella distinzione dei ruoli, sia davvero coinvolta nelle decisioni che disegneranno l'Italia del futuro".


 

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