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Il profeta del calcio che giocava con "Una casacca di seta blu"

Paolo Frusca racconta la storia di Bela Guttmann, l'ungherese che a cavallo della seconda guerra mondiale ha dominato la scena europea e mondiale

Ufficio stampa

Un allenatore illusionista. Un profeta del calcio arrivato dal Danubio. Un innovatore che ha dominato il calcio europeo a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, intrecciando la sua storia a quella del Ventesimo secolo. Tutto questo è "Una casacca di seta blu", il libro di Paolo Frusca che racconta la vita, professionale e non, di Bela Guttmann. "Per rendere omaggio a un personaggio come Guttmann ci voleva un sapiente, calibrato mix di fantasia e realtà. E ci voleva la prosa risciacquata nel Danubio di Paolo Frusca per modellarne al meglio non solo la personalità ma la totalità del mondo nel quale ha agito". Sono le parole di commento che arrivano da Federico Buffa. Un racconto, edito da Mondadori, che parla di successi ma anche di sconfitte, di fughe verso il continente sudamericano e di ritorni in Europa. Il tutto collocato nei vortici del "secolo breve", tra conflitti mondiali, regimi totalitari e persecuzioni nei confronti degli ebrei. 

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:

L'autore - Paolo Frusca, bresciano classe '63, vive a Vienna e coltiva le passioni per il vienna e per la squadra calcistica della sua città. Nel 2010 ha pubblicato per Mondadori Urania Phoxgen!, scritto a quattro mani con Italo Bonera. Per e con Federico Buffa (e altri) ha scritto il testo teatrale Le Olimpiadi del 1936 e il romanzo L’ultima estate di Berlino (Rizzoli, 2015) che ha vinto nel 2016 il premio del coni per la letteratura sportiva. Del 2019 è Notturno Jugoslavo, sempre a quattro mani, con Emanuele Giulianelli per Les Flâneurs Edizioni. Una casacca di seta blu è il primo romanzo "che si azzarda a scrivere da solo". 

UNA CASACCA DI SETA BLU
di Paolo Frusca
Mondadori
Pagine 2014
Prezzo 17.50€

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