Migliaia di persone hanno partecipato alla grande marcia internazionale contro il terrorismo a Tunisi, accanto a molti leader arrivati da tutto il mondo per ricordare e rendere omaggio alle 22 vittime dell'attentato al museo del Bardo. Proprio al museo teatro della strage si è conclusa la manifestazione. Imponenti le misure di sicurezza: ovunque agenti, militari armati e blindati.
"Tunisi come Parigi" - "Stessa lotta a Copenaghen Parigi e Tunisi", "basta odio e morte": sono questi alcuni degli slogan e degli striscioni dei manifestanti.
"Jes suis Orazio, je suis Giuseppina" - Al museo del Bardo sono stati innalzati cartelli che ricordano i nomi delle 22 vittime dell'attacco del 18 gennaio. Tra questi anche quelli delle quattro vittime italiane, come "Je suis Orazio" e "Je suis Giuseppina", in ricordo di Orazio Conte e Giuseppina Biella.
Scoperta la stele per le vittime, omaggio di Renzi e Hollande - La marcia si è conclusa al museo del Bardo, dove il premier Matteo Renzi e il presidente francese Francois Hollande hanno deposto una corona di fiori alla stele in memoria delle 22 vittime dell'attacco al museo del Bardo. Con loro, anche molti altri leader mondiali hanno preso parte alla marcia.
Renzi: "Non lasceremo il futuro agli estremisti" - "L'Italia è insieme alla Tunisia nella battaglia difficile per la democrazia. Non lasceremo il futuro in mano agli estremisti", ha detto il premier italiano. "L'attentato è una ferita terribile, che squarcia la storia anche di alcune famiglie italiane", ha aggiunto il presidente del Consiglio per poi concludere: "Siamo qui accanto alle autorità tunisine per dire che non la daremo vinta ai terroristi e continueremo a combattere per gli ideali di pace, libertà e fraternità ovunque".
Boldrini: "Italia solidale" - C'era anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha detto: "E' una marcia bellissima. Il popolo tunisino è sceso in piazza contro il terrorismo. Noi siamo qui per esprimere solidarietà e rafforzare il processo democratico".
Salvini: "Renzi resti a Tunisi" - Nel giorno della marcia della pace Matteo Salvini attacca il premier: "Renzi e La Boldrini sono in Tunisia contro il terrorismo. Speriamo che rimangano là, visto che con il loro buonismo stanno riempiendo tutta Italia di invasori, delinquenti e potenziali terroristi", ha scritto su Facebook il leader della Lega.
Gentiloni: "Marcia simbolo importante" - Per la Tunisia servono "segni concreti, ma contano anche i simboli". La marcia di oggi contro il terrorismo "è un simbolo di un'importanza enorme per il Paese", ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, intervenendo al Gr1.
Gentiloni ha poi ricordato che la Tunisia "ha un numero di foreign fighters, cioè potenziali terroristi che tornano da altri Paesi, abbastanza elevato, più che in altri Paesi". "Noi dobbiamo fare la nostra parte per aiutare la Tunisia in cui il percorso costituzionale è stato democratico, anche oggi lo si vedrà" nella marcia contro il terrorismo.
E ancora: "Nel corso degli anni, abbiamo sempre cooperato bene con la Tunisia: 4-5 anni fa c'era un'emergenza di immigrazione irregolare dalla Tunisia, un fenomeno che negli anni è stato messo sotto controllo". Per aiutare il Paese "dobbiamo da una parte convincere l'Ue a poter inserire alcuni progetti di cooperazione con Tunisi nel piano Juncker, e dall'altra creare forme di collaborazione tra le regioni più in difficoltà della Tunisia e alcune regioni italiane".