Ha un nome il presunto assassino della 48enne Patrizia Attruia, strangolata venerdì pomeriggio nella sua casa di Ravello, nel Salernitano. E' stata infatti arrestata dai carabinieri Vincenza Dipino, 55 anni, padrona di casa. Alla radice della lite, questioni di gelosia: la vittima accusava la proprietaria di essere troppo premurosa nei riguardi del convivente.
Il litigio è scoppiato nel pomeriggio e le due donne sono venute alle mani: secondo la ricostruzione dei carabinieri, la Dipino ha strozzato la rivale e subito dopo ha nascosto il cadavere in una cassapanca. L'accusa è di omicidio preterintenzionale e occultamento di cadavere.
La vittima, residente a Scafati, si era trasferita da qualche anno nel comune della Costiera Amalfitana. Attruia e il convivente, per problemi economici, vivevano nello stabile in via San Cosma dove è stato trovato il corpo, accolti da Dipino. Questa, rimasta sola dopo la morte della madre adottiva, aveva decido di aiutare i due che, prima di allora, vivevano in un alloggio di fortuna. La donna uccisa svolgeva lavori saltuari, mentre il compagno lavora saltuariamente come agricoltore o giardiniere per le ville e i poderi della zona.