Nessun nuovo decreto del governo, ma il disegno di legge da tempo in discussione in Commissione Giustizia del Senato. È questa la strada che porterà allʼintroduzione di due nuovi reati: omicidio stradale e lesioni stradali. Sullʼonda purtroppo degli ultimi tragici eventi sulle strade italiane. Gli emendamenti al testo, che unifica varie proposte di legge e ha come relatore Giuseppe Cucca, saranno possibili fino al 21 aprile.
Il percorso per lʼintroduzione del reato di omicidio stradale nel nostro ordinamento sembra dunque avviato, anche perché il reato è già stato introdotto nella Legge Delega di riforma del Codice della Strada, già approvata alla Camera e ora allʼesame della Commissione Lavori Pubblici del Senato. Le pene previste per chi causa vittime con la sua condotta scorretta al volante vanno da 8 a 12 anni di detenzione, e riguarda chiaramente chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto lʼeffetto di sostanze stupefacenti. I limiti alcolemici saranno inoltre rivisti. Chi causa la morte di una persona a causa dellʼalta velocità rischia invece da 6 a 9 anni. Le pene possono triplicare in caso di più vittime, col tetto massimo di 18 anni. Il reato di lesioni stradali viene punito col carcere da 1 a 4 anni se il pirata è in stato di ubriachezza o sotto lʼeffetto di droghe, da 6 mesi a 2 anni se invece andava troppo veloce. Escluso al momento il cosiddetto ergastolo della patente, ovvero lʼimpossibilità di guidare vita natural durante per chi si macchia dei nuovi reati.