Ci sono frasi che eludiamo del tutto, soprattutto quando una storia d'amore diventa un rapporto consolidato nel tempo. Dare per scontate le emozioni dell'altro non è mai la scelta giusta. Per imparare un approccio differente verso noi stessi e l'altro è importante riappropriarsi dell'affetto alla base di ogni rapporto di coppia e dare l'attenzione che ognuno di noi merita, con libertà e amore.
1. "Come stai?": scambiamo queste due parole come una semplice formula di cortesia, invece il loro significato profondo segnala tutt'altro che un interesse di superficie. Usa questa domanda al termine di una giornata importante o quando si presenta un evento emotivamente forte: destare l'attenzione dell'altro con un "come stai?” significa riportare il partner all'origine delle sue sensazioni e fargli sapere che a noi interessa ciò che gli accade e che gli siamo accanto, con la voglia di comprendere il suo stato d'animo ed essergli vicino.
2. "Raccontami la tua giornata": oggi una coppia finisce per incontrarsi a fine giornata; ci si vede per una manciata di ore, spesso stanchi e ancora stressati o arrabbiati dalle incombenze della vita quotidiana. Abbiamo bisogno di raccontarci e ascoltare l'altro. Renderci partecipi a vicenda di ciò che accade anche nell'altra "metà della nostra vita” passata fuori casa è importante perché rende più forte la coppia e vi permette di conoscere luoghi e persone che altrimenti potreste non conoscere mai.
3. "Scusami se ti ho ferito": in un rapporto di lunga data queste semplici parole diventano rare come acqua nel deserto. Poche volte si chiede scusa e pochissime volte lo si fa per i motivi giusti. Spesso si usa una scusa come alibi per nascondere l'orgoglio, la rabbia e l'incapacità di voler raggiungere davvero l'altro. Invece la vera questione è spostare per un attimo l'attenzione da se stessi all'altro e far capire al partner che il dispiacere autentico è aver calpestato i sentimenti e le emozioni della persona cara.
4. "Hai la libertà di pensare ciò che vuoi e agire come credi": dovremmo ripetere questo concetto soprattutto a noi stessi, perché di frequente, nel profondo, siamo intimamente convinti del contrario. Inizialmente pronti ad accettare nell'altro il lato oscuro e differente che ognuno di noi ha (anche se spesso noi per primi censuriamo il nostro!), quando una storia diventa convivenza quotidiana si diventa decisamente meno inclini a "sopportare" nell'altro la libertà. Ecco, la libertà dell'altro non è questione di sopportazione, bensì un sacro e inviolabile diritto. Partiamo da qui: un rapporto di coppia sano non è avere sempre le stesse idee o la stessa condotta, ma saper comunicare all'altro i propri bisogni e ideare uno stile di vita adatto alle esigenze di entrambi, senza negare né le nostre necessità, né le ragioni dell'altro.
5. "Quando... mi baci... così mi piace tanto": le parole possono variare, ma è il senso a essere importante. Quando una storia è all'inizio siamo totalmente proiettati verso l'altro e non esitiamo, vicendevolmente, a nutrirci di sguardi di sostegno reciproco e frasi dolci accettando ogni gesto altrui. Poi, lentamente ci si chiude, spesso rannicchiati unicamente nella propria prospettiva e non si esita più a far notare al partner ogni mancanza o sbaglio. Nello stesso modo in cui dici al partner ciò che non ti piace, impara a comunicare quello che, invece, ti ha toccato il cuore. Per una coppia di lunga data può sembrare una manifestazione d'affetto banale o persino superflua, ma non è mai scontato far capire all'altro che riesce ancora a smuovere e far risuonare il nostro amore.