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Scuola, le vacanze estive nel mirino di Poletti: "Tre mesi sono troppi"

Il ministro del Lavoro: "Almeno un mese può essere passato a fare formazione". La replica di Stefania Giannini: "In ddl Buona scuola già pensato ad attività estive"

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Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo a un convegno a Firenze critica il calendario scolastico italiano. "Un mese di vacanza va bene. Ma non c'è un obbligo di farne tre", spiega Poletti. "Magari uno potrebbe essere passato a fare formazione - suggerisce il ministro -. La discussione va affrontata. I miei figli d'estate sono sempre andati al magazzino della frutta a spostare le casse. Sono venuti su normali, non sono speciali".

Secondo il ministro occorre cominciare a pensare che una relazione con il lavoro "è una cosa che vale la pena di fare". Un modo anche, spiega, "per garantire una formazione". "Anche noi genitori, la società, dobbiamo riconsiderare il tema del lavoro e le giovani generazioni. Un mese di vacanza va bene, un mese e mezzo - ribadisce - ma non c'è un obbligo di farne tre". Secondo il ministro, insomma, non c'è il rischio di distruggere un ragazzino se invece "di stare a spasso per le strade della città va a fare quattro ore di lavoro".

Giannini: "In ddl già pensato ad attività estive" - Nel ddl sulla Buona scuola che a giorni arriverà all'esame del Parlamento "è già previsto che attività di stage si possano fare anche nei periodi di sospensione dell'attività didattica, estate inclusa". Così il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha replicato alle dichiarazioni del collega di governo Poletti.

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