Video Isis: Sirte sarà un inferno Ecco 100 soldati Usa da uccidere
Le minacce degli jihadisti alle milizie di Tripoli. Sul web pubblicati i nomi, foto e indirizzi dei militari americani nel mirino
"Trasformeremo Sirte in un inferno come Falluja, e Misurata sarà la nostra Mosul". E' questa l'ultima minaccia dell'Isis, diffusa in un nuovo video pubblicato sui social libici, e citato dai media locali. Nelle immagini i terroristi si rivolgono contro le milizie Fajr al potere a Tripoli e di loro dicono che "stringono le mani ai crociati". Sul web pubblicati i nomi, foto e indirizzi di militari Usa da uccidere.
Sabato mattina c'è stato l'annuncio dello Stato maggiore libico secondo il quale "la liberazione della capitale sarebbe avvenuta nelle prossime ore": un salto di qualità di annunci fatti nei due giorni precedenti ma che almeno in serata erano rimasti senza effetti. Fajr Libya, la coalizione di milizie filo-islamiche che controllano la capitale, ha smentito di essere sotto attacco in città e ha negato anche che siano state prese due cittadine (Az-Zawiyah e Al Aziziyah) a circa 45 chilometri dal centro di Tripoli nei settori ovest e sud.
Tobruk ha dichiarato comunque il controllo su cinque aree della zona di Wershafana. Non ci sono notizie attendibili di morti a parte fonti militari che segnalano l'uccisione del numero 3 di Fajr Libya.
Dal cielo, secondo fonti ufficiali di Tobruk e media libici, sono venuti raid aerei su Tripoli che hanno preso di mira una base di miliziani nei pressi dell'aeroporto internazionale fuori uso da tempo e, senza danni, e l'unico altro scalo in funzione, il "Mitiga" situato a meno dieci chilometri dal centro cittadino. Un MIg 23 ha bombardato, per la prima volta, lo scalo di Zuwara, centro ad una cinquantina di chilometri dal confine tunisino.
Isis a militanti: ecco 100 soldati Usa da uccidere - Minaccia anche contro l'America. In un post pubblicato sul web gli jihadisti hanno lanciato un appello a tutti i militanti e simpatizzanti negli Usa perché uccidano 100 militari americani che hanno combattuto lo Stato islamico, indicando i loro nomi e pubblicandone le foto e i presunti indirizzi. Lo rende noto il Pentagono.
"Ora è tutto facile, voi dovete compiere solo il passo finale, che aspettate?". Parole agghiaccianti, che gettano nel terrore almeno cento famiglie americane. E che dimostrano quanto potente sia l'arma della propaganda utilizzata dagli uomini del califfo al Baghdadi. Da un primo esame della lista nera dell'Isis, l'elenco è stato realizzato con nomi di militari che compaiono in tutti gli articoli che parlano e hanno parlato dei raid aerei degli Usa in Iraq e in Siria. Altri nomi sembrano essere stati raccolti dai report del Dipartimento della Difesa sulla campagna contro l'Isis. Ma la lista include anche personale militare o altre persone che con i raid contro i jiahdisti non c'entrano nulla. Nell'elenco compaiono anche i nomi e le fote di donne i cui visi sono pero' stati offuscati. Le indagini si stanno quindi concentrando soprattutto sugli indirizzi pubblicati, per verificare se effettivamente corrispondano alle reali residenze dei militari individuati come obiettivo.
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