Pasqua, a Bologna benedizione a scuola con polemiche
Si attendeva la decisione del Tar, ma il parroco e i dirigenti scolastici giocano d'anticipo
La scuola anticipa la decisione del Tar e fa benedire per la Pasqua aule e uffici. Termina così, almeno per il momento, la diatriba tra alcuni genitori e i dirigenti dell'istituto comprensivo 20 di Bologna, due elementari e una media, divisi sulla possibilità di impartire o meno la benedizione pasquale fuori l'orario scolastico. Si arriva, tra proteste e ricorsi, fino al Tar. Ma il blitz del parroco gioca d'anticipo e spiazza tutti.
Il caso nasce dalla dura presa di posizione di alcuni insegnanti e genitori, contrari a che, "in un contesto laico", venga impartita la benedizione di Pasqua in modo unilaterale, per decisione dei dirigenti dell'istituto scolastico, guidato da Giovanni Prodi, fratello di Romano. Tra proteste, delibere e ricorsi si arriva fino al Tar, chiamato a prendere una decisione definitiva.
Ma qui "irrompe", nella vicenda don Mario Fini che, con il consenso dei dirigenti scolastici con tanto di delibera, un quarto d'ora dopo la fine delle lezioni impartisce la benedizione ad alcuni studenti e genitori. "Basta polemiche, pensiamo al bene dei bambini", dice. Polemiche che però ora sono destinate a rinfocolarsi, dato che il blitz non è stato per nulla gradito da coloro che visi opponevano, e che ora minacciano ulteriori passi. Ma ormai la decisione del Tar è inutile.
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