L'inchiesta sulle tangenti nelle Grandi Opere starebbe mettendo a rischio il posto di 800 operai della Salerno-Reggio Calabria che lavorano nel cantiere di cui era direttore Stefano Perotti, arrestato il 16 marzo. Secondo la Fillea Cgil, infatti, "l'Anas avrebbe disposto il blocco dei cantieri nel tratto Campotenese-Laino Borgo in provincia di Cosenza". Ma l'ente smentisce: nessun blocco.
"Nelle prossime ore - spiega Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil - capiremo da Anas quanto potrà durare tale blocco, le cui cause sarebbero derivanti dalla mancanza del direttore dei lavori, quello Stefano Perotti indagato in questi giorni nell'ambito dell'indagine 'Sistema'. Da parte sua il contraente generale, Italsarc, sta provvedendo, attraverso le circa 55 imprese in subappalto, alla messa in sicurezza degli impianti".
"Da sabato quindi - prosegue Schiavella - 800 lavoratori non torneranno a lavorare. O meglio, da sabato 800 lavoratori rischiano di pagare per le colpe di altri, corrotti, corruttori e di un sistema di regole sbagliato e opaco". Un sistema che per il segretario Fillea "ha origine nella legge obiettivo e nell'istituto del contraente generale che, come diciamo da anni, sono stati un autentico fallimento, inadeguati sia allo scopo di realizzare opere nei tempi e con costi certi, ma anche all'intento di garantirne il rispetto della legalità, della sicurezza e della qualità del lavoro".
L'Anas però smentisce la chiusura del cantiere, spiegando come "su richiesta dell'Anas il Contraente generale Italsarc, affidatario dei lavori di realizzazione del macrolotto dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, nel tratto compreso tra Laino Borgo e Campotenese, ha provveduto alla sostituzione del direttore dei Lavori, nominando quale nuovo direttore l'ingegner Mario Beomonte".
Faceva parte del Macrolotto fino ad oggi sotto la responsabilità di Perotti anche il cantiere dove il 2 marzo è crollato il Viadotto Italia causando la morte di un operaio. Per quell'incidente la procura di Castrovillari ha predisposto il sequestro e attualmente le automobili e i mezzi pesanti sono dirottati su percorsi alternativi che per le automobili comportano allungamenti di percorrenza di più di mezzo'ora e per i mezzi pesanti di oltre un'ora. Sempre sull'A3 Perotti era direttore dei lavori di altri due macrolotti le cui opere però, fa sapere Anas, sono state ultimate.