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Lupi:"Dimissioni non chieste da Renzi" "Attaccate me, lasciate stare mio figlio"

Il ministro, non indagato, era finito nella bufera per l'inchiesta sul sistema di corruzione intorno ad Expo e Tav

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Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Murizio Lupi, finito nella bufera per l'inchiesta sul sistema di corruzione intorno ad Expo e Tav, ha deciso di rassegnare le dimissioni al termine dell'informativa alla Camera. "Si può fare un passo indietro, pur non avendo fatto niente, per continuare a fare politica in altro modo", ha detto ribadendo di non essere indagato. "Non mi vendo certo per un biglietto aereo", ha aggiunto.

"Renzi non mi ha chiesto le dimissioni" - "Il presidente del Consiglio Matteo Renzi in tutti questi giorni in cui ci siamo sentiti non ha mai chiesto le mie dimissioni. Mi ha sempre detto che era una mia scelta personale di opportunità politica" ha affermato Lupi, ospite de "La telefonata" di Belpietro.

"Mai fatto pressioni per far assumere mio figlio" - "Non ho mai fatto pressioni per far assumere mio figlio, che tra l'altro secondo me non ne aveva bisogno", ha ribadito. "In coscienza penso di aver fatto sempre il mio dovere e servito la responsabilità enorme che mi è stata data come ministro, con il massimo dovere, dedizione e scrupolosità. La politica - ha aggiunto - si può fare anche senza fare il ministro".

"Il mio gesto rafforzerà il governo" - "Credo che questo mio gesto - che non vuol dire ritirarmi alla politica, perché non c'è bisogno di una poltrona per fare politica - rafforzerà l'azione del governo", ha detto Lupi intervistato a "Porta a Porta". "Per me la politica non è un mestiere ma passione. E' poter servire il proprio Stato. Non ho perso né l'onore né la passione", ha aggiunto.

"Ncd mi è stato vicino" - "Devo ringraziare anche il mio partito. Tutto Ncd mi ha detto che non devo dimettermi perché non c'è ragione", ha affermato Lupi nel corso dell'intervista a "Porta a Porta".

"Perché tirare in ballo la mia famiglia?" - "Quando ti vedi tirato in ballo, pur avendo valutato i magistrati che non ho alcuna responsabilità, vedi tirato in ballo tuo figlio, gli amici... Ma perché tirare in ballo la mia famiglia?", ha proseguito. "Franco Cavallo è un mio carissimo amico e rimane un mio carissimo amico, se ha sbagliato pagherà".

"Attaccate me ma lasciate stare mio figlio" - "Ma perché - ha sottolineato - dovrei chiedere a Incalza di fare pressioni su Perotti per raccomandare mio figlio se avrei potuto chiamarlo direttamente?". E ancora: "Attaccate me ma lasciate stare mio figlio. Mio figlio è stato mandato dal politecnico di Milano a fare sei mesi di tesi e di stage a tremila dollari al mese e per sei mesi ha lavorato presso uno studio di San Francisco".

Renzi: "Scelta saggia" - "La scelta di Maurizio è una scelta saggia, per sé, per Ncd, per il governo". Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, commenta le dimissioni del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi.

Verso il ruolo di capogruppo di Ncd - Maurizio Lupi diventerà probabilmente il nuovo capogruppo alla Camera di Ncd. Lo si apprende da fonti parlamentari. In serata il ministro ha incontrato il leader del partito Angelino Alfano.

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