Un surfista è stato attaccato e ucciso in Australia da uno o forse due squali. Ne hanno dato notizia le autorità locali, precisando che l'animale era "lungo quanto una macchina". Il surfista, una ragazzo di più di 20 anni, ha riportato ferite letali alle gambe e alla schiena. L'incidente è avvenuto in uno dei luoghi più frequentati dagli amanti delle onde, la spiaggia di Margaret River, 200 km a sud di Perth nell'Australia occidentale.
Sono stati due ragazzini a trasportare il corpo dilaniato dell'uomo fuori dall'acqua. Ora le autorità stanno indagando per scoprire se un secondo squalo sia coinvolto nell'attacco. "Crediamo che siano stati due gli squali, lunghi dai 3 ai 5 metri, che l'uomo abbia riportato ferite profonde al tronco e che sia morto mentre veniva riportato a riva" hanno fatto sapere. Il servizio di emergenza della cittadina di Gracetown ha informato che l'allarme è stato dato già nel pomeriggio da un bagnante che aveva avvistato squali al largo della costa. La spiaggia di "Left Handers" dopo la tragedia è stata chiusa al pubblico.
Il primo documentato attacco di squali in Australia risale al 1791 e da allora sono stati registrati ben 625 episodi analoghi, 187 dei quali fatali. L'ultimo è avvenuto presso "Cottesloe Beach", vicino alla città di Perth: un gigantesco squalo bianco si è spinto a pochi metri dalla costa e ha ucciso un surfista. La maggior parte degli attacchi di squali in Australia avviene lungo il litorale orientale, il più popoloso del continente, ma gli animali più pericolosi solitamente infestano le acque fredde della costa meridionale.