In unʼintervista a Tgcom24, qualche tempo fa, il neopresidente di Daimler-Benz Italia Roland Schell ha detto che "nei segmenti premium lʼinnovazione è più importante del lusso”. Una strategia che spiega i massicci investimenti che il gruppo tedesco riserva alle motorizzazioni alternative, 5,6 miliardi di euro lʼanno, la metà dei quali nelle cosiddette "green technologies". Ce ne parla in questa nuova intervista Eugenio Blasetti, marketing product manager di Mercedes-Benz Italia.
Il primo passo il gruppo lo compì nel 2009 introducendo la doppia alimentazione ibrida elettrica nella produzione di serie. Sei anni dopo sono 11 i modelli ibridi commercializzati e gli ultimi ‒ Smart electric drive e Mercedes Classe B Electric Drive ‒ sono veicoli elettrici integrali e rispettano quindi la promessa della mobilità a emissioni zero. Entro il 2010 il gruppo lancerà altri 10 modelli ibridi con tecnologia plug-in per le motorizzazioni a benzina e ibrido classico per quelle a gasolio. Queste ultime hanno un nome: BlueTEC Hybrid, tecnologia oggi disponibile su Classe C, Classe E e Classe S. Il motore 4 cilindri turbodiesel da 204 CV dei primi due modelli è abbinato a un motore elettrico compatto da 20 kW e si avvale del cambio 7G-Tronic Plus.
Sulla Mercedes S 400 Hybrid opera invece un motore V6 benzina. È su questi propulsori che si concentra lo step più avanzato, l'ibrido plug-in che oggi è disponibile su C 350 e S 500. La doppia frizione di questa soluzione consente di disaccoppiare il motore a combustione interna durante la marcia a trazione puramente elettrica e, d'altro lato, permette di partire con il motore a combustione con le stesse prestazioni di una classica frizione in bagno d'olio.