la lettera d'addio

Berlusconi alle ragazze: "Attaccato dalla magistratura militante"

Il leader di Forza Italia si è congedato dalle ragazze con amarezza: "In Italia non c'è giustizia. I legali mi chiedono di interrompere il sostegno economico, si rischiano strumentalizzazioni".

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"Sono sicuro che tu sei consapevole di quale attacco mi è stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l'unico ostacolo che si è opposto e che si oppone alla definitiva presa del potere da parte della sinistra". Lo scriveva nel dicembre 2013 Silvio Berlusconi alle ragazze in una lettera ora agli atti dell'inchiesta Ruby ter, dicendo che l'Italia è "senza giustizia".

La missiva-fotocopia è stata redatta al computer, mentre il nome della destinataria, l'ultima frase (ti voglio bene") e la firma sono state scritti a mano da Berlusconi.

Ecco il testo integrale della lettera, della quale alcuni passaggi sono noti dai giorni scorsi: "Cara.... sarai venuta a conoscenza che da alcune settimane sono state depositate le motivazioni relative agli incredibili processi sulle cene in casa mia. Inutile dirti che non c'è nessun riguardo per te e per gli altri ospiti delle nostre cene e che continua su di noi l'ignobile denigrazione che tutti abbiamo assurdamente dovuto subire. Ma c'è qualcosa in più. C'e' che l'aiuto che io, seguendo l'impulso della mia coscienza, ho continuato a dare a te e alle altre ospiti per lenire gli effetti della devastazione che questi processi hanno causato alla vostra immagine, alla vostra dignità, alla vostra vita, rischia di essere incredibilmente strumentalizzato ipotizzando addirittura dei possibili reati a carico non solo mio ma anche vostro. A questo punto i miei legali pur comprendendo la generosità e l'altruismo della mia iniziativa, mi invitano con assoluta determinazione, a non continuare con il sostegno economico mensile, perché si potrebbe attribuire al mio aiuto e alla mia accettazione una finalità diversa da quella reale. Per queste ragioni sono obbligato a sospendere da gennaio ogni mio contributo".

"Sono sicuro - continua il leader di Forza Italia - che tu sei consapevole di quale attacco mi e' stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l'unico ostacolo che si e' opposto e che si oppone alla definitiva presa del potere da parte della sinistra. Questa e' l'Italia di oggi. Un'Italia senza giustizia, dove per avere giustizia devi rivolgerti alla Corte Europea di Strasburgo come sto facendo per correggere l'assurda e l'indegna sentenza del primo agosto. Mi spiace, mi spiace tanto. Spero, a processo finito, di poterti rivedere e riabbracciare. Ti voglio bene. Silvio".