Attacco a due chiese, di cui una cattolica, a Lahore, in Pakistan. Quindici i morti, mentre i feriti sono almeno 70, di cui 30 in gravi condizioni. I talebani pachistani di Jamaat ul Ahrar hanno rivendicato i due attentati avvenuti durante la celebrazione della messa. Il portavoce degli estremisti, Ihsanullah Ihsan, ha detto che gli attacchi continueranno "fino a quando la sharia non sarà imposta nel Paese". Tra le vittime anche donne e bambini.
Secondo fonti ospedaliere, fra i cadaveri giunti al General Hospital di Lahore almeno uno è di un bambino. Uno dei due attentati certamente è stato causato da un kamikaze, introdottosi in chiesa durante l'affollata messa domenicale.
Entrambe le chiese si trovano a Youhanabad, quartiere dove vive la più folta comunità cristiana del Pakistan, Paese a larghissima maggioranza musulmana. Entrambi gli attentati sono stati compiuti intorno alle 11:30 locali (le 8 in Italia) e hanno provocato il panico fra i fedeli, che si sono riversati urlando fuori dalle chiese.
Due sospetti linciati e bruciati dalla folla - Dopo gli attacchi una folla inferocita ha picchiato a morte due persone sospettate di essere coinvolte nell'attacco e le ha poi bruciate. La folla ha anche sequestrato in un negozio per circa due ore quattro poliziotti feriti che, secondo i dimostranti, non avevano vigilato sulla chiesa. Due delle vittime dell'esplosione sono agenti. Contestato anche il ministro federale che rappresenta la minoranza cristiana al suo arrivo in ospedale per visitare i feriti.
Il cordoglio di Papa Francesco - Durante l'Angelus, il Pontefice ha ricordato gli attacchi: "Con dolore, con molto dolore - ha detto Bergoglio - ho appreso degli attentati terroristici contro due chiese cristiane a Lahore in Pakistan, che hanno provocato morti e feriti, sono chiese cristiane, i cristiani sono perseguitati, i nostri fratelli versano il sangue soltanto perché sono cristiani". "Mentre assicuro la mia preghiera per le vittime e le loro famiglie, - ha aggiunto - chiedo dal Signore, imploro dal Signore, il dono della pace e la concordia per quel Paese, e che questa persecuzione contro i cristiani che il mondo cerca di nasconderla finisca, e ci sia la pace".