ANNO CENTENARIO: così Bonifacio VIII, nel 1300 chiamò il primo Anno santo, che avrebbe dovuto avere cadenza secolare. Il prossimo sarà il ventottesimo.
BOLLA: di indizione. E' il documento col quale i papi hanno tradizionalmente indetto i giubilei. Quella dell'ultimo nel 2000 è la 'Incarnationis Misteryum' del 29 novembre 1998. I documenti papali riguardanti giubilei, (indulgenze, ma anche norme urbanistiche, su alloggi, prezzi, eccetera) sono circa 160.
CONFRATERNITE. Nate per assistere i pellegrini durante il viaggio e dopo il loro arrivo a Roma. Fondamentali per secoli, avevano divise di vari colori, anche per le processioni. Che a volte, per motivi di precedenza, finivano a bastonate.
DESTRA: tenere la destra fu una delle indicazioni nate col primo giubileo per disciplinare il passaggio dei pellegrini sul ponte, guardando a S. Pietro, ricorda Dante, per chi arrivava.
ESILIO. L'esilio di papa Benedetto XIV, portato in Francia da Napoleone, nel 1800 impedì la celebrazione del giubileo. FLAGELLANTI O BATTENTI. "Co' sacchi bianchi sono venuti scalzi, battendosi tutti con catene di ferro a spalle ignude, atrocissima cosa", racconta un annalista del '600.
GUIDE: la prima guida turistica legata ai luoghi sacri di Roma è del VII secolo.
INCASSI: I guadagni per i giubilei furono, a volte, enormi. Nel 1450 Niccolo' V deposito' ai Medici 100.000 fiorini. Racconta poi il Ventura, alla tomba di San Paolo 2 chierici "raccoglievano col rastrello una gran quantità di denaro".
LICENZA DI ENTRATA. Detta anche bolletta di sanità, dalla metà del XVI secolo serviva per tutelare la sanità pubblica, visto che ad ogni giubileo (salvo nel 1575) c'era una pestilenza che i romei contribuivano, involontariamente, a spargere.
MENSE. Dar da mangiare ai pellegrini era uno dei compiti delle confraternite. "E il mangiar loro è un gran piatto d'insalata ed uno simile di carne, vaccina o di agnello rifreddo, tagliata in pezzi a mezza libra per testa e una minestra e un boccaletto di vino ed una pagnotta per uno, ed ai saerdoti un piatto in più di fichi o di noci". Era il 1575.
NATALE. La notte di Natale è il giorno di inizio dei giubilei ordinari, che ricordano la nascita di Gesù. Anche il primo (1300) cominciò a Natale, ma retroattivamente, perché Bonifacio VIII lo indisse il 22/2/1300 stabilendone l'inizio "dall'ultima scorsa festa del Natale del Signor Nostro".
OSTI E ALBERGATORI. Nel 1450 a Roma c'erano 1022 "osterie con insegna". "I romani per le loro derrate furono tutti ricchi" e "erano fatti tutti albergatori" racconta il Villani. Gregorio XII per il 1575 fece notificare ad osti e locandieri l'ordine di non aumentare troppo i prezzi.
PORTA SANTA. Ai tempi di Alessandro VI una voce popolare, presente anche tra i canonici vaticani, parlava di una "porta aurea" segreta, nella cappella della Veronica, il passaggio per la quale avrebbe fatto perdonare anche gli assassini. Della porta non fu trovata traccia, ma quel papa decise di aprire e chiudere il giubileo del 1500 con la funzione delle porte sante.
QUATTRO BASILICHE. Non fu subito tradizionale la visita alle 4 basiliche romane (S.Pietro, S.Paolo, S.Giovanni e S.Maria Maggiore). Bonifacio VIII indicò solo le prime due; Urbano VI (1350) aggiunse la terza e Bonifacio IX (1390) la quarta. S. Paolo è stata sostituita da S. Maria in Trastevere per eventi straordinari: nel 1625 per la peste; nel 1700 per un'inondazione e nel 1825 per un incendio. La visita doveva durare 30 giorni per i romani e 15 per i pellegrini.
ROMEI: coloro che andavano in pellegrinaggio a Roma, a piedi (40 giorni dalle Alpi) o in carrozza (20 giorni). Il Romeo aveva un abito caratteristico: grande cappello, spesso con una copia della Veronica, bastone, una conchiglia sulla spalla.
STALLA. Spesso utilizzate come rifugio notturno dai romei. Perfino a San Carlo Borromeo cardinale di Milano, come egli stesso racconta, toccò dormirci, passando gli Appennini per venire a Roma.
TORCE. Usatissime nelle cerimonie. Ma un cronista del 1625 racconta che alcune che sembravano di cera, "essere bitume, cenere, pietriccie ed altre porcherie coperte di cera".
URBANISTICA. Sisto IV nel 1475 progettò un vero rinnovamento di Roma. Nel 1575 Gregorio XIII fece riparare strade e restaurare porte. Nel 1750 Benedetto XIV rimise a nuovo le chiese e domandò ai cardinali di fare lo stesso con quelle delle quali erano titolari.
VERONICA: il telo col quale sarebbe stato asciugato il volto di Gesù e che ne riproporrebbe l'immagine. Fino al sacco di Roma (1527), quando sarebbe scomparsa, era una delle reliquie più importanti conservata in una cappella in San Pietro e oggetto di un'apposita processione, importantissima durante i giubilei. Ne parlano, tra gli altri, Dante e Petrarca.
ZAINETTO DEL PELLEGRINO. Versione moderna della bisaccia è uno zainetto di colore diverso per ogni gruppo linguistico di appartenenza, così da poter essere facilmente individuati nella Babele dei pellegrini, contiene una guida liturgica, piantine di Roma e delle chiese, ombrello e vari gadget.