EFFETTO DECONTRIBUZIONE

Pmi, boom dei nuovi contratti +5% assunti a tempo indeterminato

Si tratta, secondo la Confederazione nazionale artigianato, di un effetto delle norme sulla decontribuzione nei primi tre anni, decisa dalla legge di Stabilità

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Boom a febbraio dei contratti di lavoro a tempo indeterminato nelle pmi. Lo rileva l'Osservatorio sul mercato del lavoro della Confederazione nazionale artigianato, che monitora le assunzioni su un campione di 20mila imprese. Il mese scorso i nuovi contratti a tempo indeterminato sono stati il 37,5% del totale, il 5% in più su febbraio 2014. Si tratta di un effetto delle norme sulla decontribuzione nei primi tre anni, decisa dalla legge di Stabilità.

"La crescita del lavoro dipendente a tempo indeterminato - ricorda la Confederazione - è un primo effetto delle norme che rendono più convenienti questo tipo di contratti in virtù della decontribuzione prevista per i primi tre anni. E in effetti il ricorso ai contratti a tempo indeterminato aveva cominciato ad aumentare dallo scorso gennaio".

La Cna prevede che con l'entrata in vigore del decreto sul contratto di lavoro a tutele crescenti, in attuazione del Jobs Act, "già da marzo si registrerà una ricomposizione delle forme contrattuali applicate ancora più marcata e auspica che l'occupazione torni a crescere grazie al miglioramento del quadro congiunturale in atto". I dati dell'Osservatorio segnalano inoltre che, all'interno del tempo indeterminato, crescono soprattutto le assunzioni a tempo pieno la cui quota sul totale è passata dal 21,3% al 31,2% del totale delle assunzioni in un anno.