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Più infarti nei lunedì dopo l'ora legale: al via una campagna per abolirla

Nel primo giorno lavorativo dopo il cambio dell'ora i casi aumentano del 24-25%, mentre quando l'orologio torna indietro gli attacchi cardiaci diminuiscono del 21%

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Il cambio dell'ora può rivelarsi "letale" per la salute del cuore. Uno studio dell'università del Michigan, negli Usa, ha infatti dimostrato che nel lunedì successivo all'introduzione dell'ora legale i casi di infarti aumentano del 24-25% rispetto a un giorno "normale". Attivisti in diversi Stati stanno lanciando una campagna per abolire il cambio dell'orario due volte l'anno, promuovendo invece "un'ora legale" che duri per tutti i 365 giorni.

Perdita di sonno - L'aumento degli infarti inciderebbe per i quattro lunedì successivi all'inizio dell'ora legale, confermando l'ipotesi dei cardiologi che definisce i "lunedì" come i giorni più pericolosi per il cuore. Secondo Hindter Gurm, il cardiologo autore dello studio, le ragioni dell'aumento degli attacchi cardiaci non sono state provate scientificamente, ma appaiono legate alla perdita di sonno: "I cambiamenti che osserviamo sono solo lievemente percettibili, ma quando lo stress aumenta, i casi di infarto aumentano". Gurm suggerisce di adattarsi all'ora legale "lentamente": 15 minuti a notte sino a stabilizzarsi sull'ora perduta.

Quando scatta l'ora solare - Il discorso si ribalta completamente quando si parla di ora solare. A settembre-ottobre, quando l'orologio torna indietro di un'ora e si dorme di più, i casi di infarto registrati nei lunedì successivi sono risultati diminuiti del 21%. L'analisi dei ricercatori americani ha analizzato i dati relativi a pazienti ricoverati presso gli ospedali del Michigan tra gennaio 2010 e settembre 2013.

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