Rinchiusi da una settimana in un carcere di Banjul, capitale del Gambia, come dei delinquenti comuni. Senza cibo e senza servizi igienici. Totalmente isolati, non hanno avuto neanche la possibilità di parlare con le loro famiglie in Italia. Sandro De Simone e Massimo Liberati, marinai abruzzesi, in Africa per pescare, sono stati fermati 10 giorni fa da militari armati del Gambia perché una rete a bordo del loro peschereccio avrebbe presentato maglie irregolari: 68 millimetri di larghezza invece di 72. Sembra incredibile, ma è tutto vero.
Il 2 marzo, dopo una sommaria udienza in tribunale, i due italiani sono stati incarcerati. L'unico che è riuscito a incontrarli è stato il console onorario in Gambia, giovedì 5 marzo. "Non sono in buone condizioni, né fisiche, né mentali" ha dichiarato all'uscita dal carcere. E ora si teme per la loro vita. Ai microfoni di NewsMediaset, l'appello di Gianna De Simone, moglie di Sandro.