Pochi sono gli italiani che hanno deciso di continuare a servirsi di un telefonino tradizionale: la maggior parte ha preferito acquistare uno smartphone. Una scelta che hanno fatto in tanti: il 67% degli italiani ha ammesso di possederne uno. Alla fine del 2014, il numero degli smartphone venduti a livello mondiale ha superato la soglia delle 367 milioni di unità.
Nel quarto trimestre del 2014, secondo la società di consulenza Gartner, la Apple ha conquistato un ampia porzione del mercato globale (il 20,4% contro il 17,8% del 2013), tornando ad essere l'azienda leader nel settore: non accadeva da quattro anni. La Samsung, invece, ha conseguito risultati meno brillanti rispetto al passato recente, fermandosi al 19,9% (nel 2013 aveva il 29,5%) e perdendo così la leadership.
Complessivamente, conclude la Gartner, gli smartphone sparsi per il mondo sono 367,5 milioni. Molti dei quali sono stati acquistati dai tanti italiani che hanno deciso di utilizzarne uno, rendendo lo smartphone il dispositivo tecnologico più diffuso nel nostro Paese (il 67% degli italiani ha ammesso di possederne uno, secondo il Rapporto Italia 2015 dell'Eurispes).
Gli italiani sono disposti a sborsare molti euro in più rispetto a qualsiasi altro cittadino europeo pur di entrare in possesso di un nuovo dispositivo elettronico (telefonini, tablet, personal computer). Secondo il Samsung Techonomic Index, elaborato dalla Ipsos Mori per conto dello European Samsung Lifestyle Research Lab, dal gennaio al marzo del 2014, la spesa media degli italiani è stata di gran lunga superiore a quella europea: circa 559 euro contro i 360 degli spagnoli, i 323 dei tedeschi, i 274 degli inglesi e i 223 euro dei francesi.
Tuttavia qualcosa sembra sul punto di cambiare: stando ai risultati di un'indagine condotta da Demoskopea, nel corso del 2014 le vendite di smartphone di prezzo compreso tra gli 85 e i 130 euro sono cresciute del 65%. Insomma, pur di possedere uno smartphone, gli italiani sono per la maggior parte disposti a risparmiare qualora la spesa per altri modelli risulti particolarmente elevata. Soltanto il 20%. infatti, continua a servirsi dei telefonini tradizionali.
Una volta acquistato, uno smartphone, tra tariffe telefoniche dei vari operatori e traffico internet mobile, prevede un ulteriore costo di gestione, di solito una sorta di canone mensile. E così, sempre secondo Demoskopea, il 67% non spende più di 15 euro al mese, mentre il 33,2% sborsa mediamente circa 10 euro, che si riducono a meno di 8 euro per il 16,6% del campione.