"LA BUONA SCUOLA"

Scuola, le novità della riforma

Dalla detrazione fiscale per le famiglie con figli alla paritaria e agli interventi di edilizia scolastica

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Nel disegno di legge (e non più decreto legge), che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri il prossimo martedì, sono diversi gli spunti del Governo per far ripartire la "buona scuola": dal potenziamento delle materie, alla formazione degli insegnanti; dalla detrazione fiscale per le famiglie con figli alla paritaria e agli interventi di edilizia scolastica.

Ecco tutte le novità delle slide utilizzate dal ministro Stefania Giannini per illustrare il ddl.

- RISORSE - Per quanto riguarda gli investimenti, confermato il fondo previsto nella legge di Stabilità, 1 miliardo di euro per il 2015, 3 miliardi a partire dal 2016.

- FINE DEL PRECARIATO E ASSUNZIONI - Eliminazione delle supplenze e organico funzionale per coprire tutte le cattedre e potenziare l'offerta formativo. Con le assunzioni (nei giorni scorsi si è parlato di 120mila precari più 60mila dal nuovo concorso) che "non slitteranno". Eliminazione delle "classi pollaio".

- FISCO AMICO E DETRAZIONI PER PARITARIE - Le spese per l'iscrizione del proprio figlio alla scuola paritaria si potranno detrarre. Risorse per la scuola potranno arrivare anche devolvendo il proprio 5 per mille a un preciso istituto. Mentre per chi investe su nuove strutture, manutenzione, lavoro agli studenti è previsto un credito di imposta al 65% ("school bonus").

- EDILIZIA SCOLASTICA PRIORITA' - "C'è impegno su questo punto", ha confermato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Previsto un bando per la costruzione di scuole altamente innovative e la regia centrale per definire le strategie su risorse e interventi sarà in mano all'Osservatorio per l'edilizia.

- INTEGRAZIONE STRANIERI, SI PUNTA SU CLASSI MENO NUMEROSE - Soprattutto nelle aree a forte presenza di alunni non italiani. Previsti anche laboratori linguistici per perfezionare l'italiano come seconda lingua e laboratori di lingue non comunitarie.

- STUDIA ANCHE CHI INSEGNA - La formazione dei professori diventa strutturale, continua e obbligatoria. Ci sarà un piano nazionale per la formazione, aggiornato ogni tre anni. Le priorità di formazione per il 2015 sono lingue, inclusione scolastica, didattica innovativa e digitale.

- VALUTAZIONE PROF, VALE 70% SCATTI STIPENDIO - Chi si mette in gioco guadagna di più e prima: per gli scatti stipendiali il merito varrà per il 70%, l'anzianità per il 30%. La valutazione dei docenti spetta al Nucleo interno di valutazione, presieduto dal dirigente scolastico, sulla base di crediti didattici, formativi e professionali. I cv degli insegnanti diventano pubblici.

- DA ARTE A INGLESE, POTENZIATE MATERIE - Si valorizza lo studio della musica e dell'educazione fisica alla scuola primaria. Previsti anche insegnamenti in lingua (Clil). Alla scuola media più lezioni di lingua straniera, cittadinanza attiva e laboratori. Alle superiori si potenziano arte, diritto ed economia. E ancora insegnamenti in lingua.

- CURRICULUM STUDENTE E' PERSONALIZZATO - A partire dalla scuola superiore gli alunni potranno scegliere insegnamenti "opzionali" - attivati dalle scuole - a seconda delle loro attitudini. Nasce il Curriculum dello studente, passaporto per il futuro lavorativo.

- 400 ORE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO - A partire dal terzo anno per chi frequenta istituti tecnici o professionali. 200 invece le ore "facoltative" per chi va al liceo. L'alternanza sarà in azienda, ma anche in enti pubblici.

- PIU' INSEGNANTI DI SOSTEGNO - Previsti anche piani educativi personalizzati per gli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali, a cui tutti i docenti partecipano. Previste, infine, misure nell'ambito del piano nazionale per la SCUOLA DIGITALE, sulla pubblicazione online dei dati sulla scuola, sulla SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, sul SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE 0-6.