Sulla carta, perdere peso sembra molto semplice. Infatti, tutta la questione si può ridurre a un calcolo aritmetico: se ingerisci meno calorie di quelle che consumi tenderai a perdere peso; se accade il contrario, tenderai a ingrassare. Tuttavia, il corpo umano non è una macchina: per questo in realtà dimagrire e, in seguito, mantenere il peso ideale può diventare un'impresa molto faticosa per motivi che trascendono la volontà personale.
Ostacoli fisiologici
La ragione per cui il tuo corpo cambia peso è di natura evolutiva. Oggi ti basta entrare in un supermercato per procurarti del cibo, per i nostri antenati non era così. Il corpo, allora, si è evoluto in maniera tale da poter immagazzinare la maggior quantità di calorie possibile in vista dei periodi di magra. Nonostante la nostra cultura sia progredita, il corpo non è cambiato e, quando assume più calorie di quelle necessarie, reagisce esattamente come reagiva nella preistoria: immagazzina tutte le calorie per prepararsi a una carestia che, però, questa volta non arriverà.
Il corpo ha memoria del peso
E' questo il motivo principale per cui prendi peso e ti è poi difficile perderlo, e continuerà a esser così, finché non decidi consciamente di porre un freno a questo istinto. L'evoluzione del corpo è anche il motivo per cui quando hai perso peso e sei tornata in forma, spesso riprendi i chili che hai perso. Tuttavia, quando il corpo è sovrappeso (o sottopeso) per troppo tempo, perde anche elasticità. Per questo quando si finisce una dieta è importantissimo reintegrare piano piano un'alimentazione normale.
L'azione del sistema limbico
Il desiderio di mangiare, che non è necessariamente connesso alla fame, non è un programma del nostro corpo ma del nostro cervello. Il sistema limbico, cioè il centro del piacere del cervello, si accende quando vedi un bel piatto di pasta o una pizza e ti viene l'acquolina in bocca. Il tuo cervello è fatto per desiderare il cibo ma non è fatto per gestire l'abbondanza che abbiamo a disposizione. La continua stimolazione del sistema limbico è uno degli ostacoli più grandi al dimagrimento. Produce un desiderio incessante di cibo che può essere placato solo non con un po' non di digiuno ma di astinenza da tutti gli input gastronomici, non strettamente correlati con la nutrizione.
La sedentarietà
Sembra ormai banale ripeterlo ma, la vita davanti al computer, in ufficio, non aiuta a perdere peso. A parità di apporto calorico, infatti, si rischia di non perdere neppure un grammo se non si stimola il metabolismo a reagire. L'attività aerobica, che può constare anche di trenta minuti di passeggiata durante la pausa pranzo, è fondamentale per innescare un circolo virtuoso nell'organismo. Un po' di movimento, inoltre, aiuta a produrre serotonina, a farti sentire più felice e a farti rifugiare meno nel cibo nei momenti di stress.