"La Lombardia è la prima regione in Italia per messaggi intolleranti" su Twitter, in particolare contro le donne. È questo il risultato più sorprendente che emerge dal rapporto presentato da Vox - Osservatorio italiano sui diritti che ha stilato una vera e propria mappa dell'intolleranza italiana.
La geolocalizzazione dei messaggi ha consentito la definizione delle zone, in Italia, dove la violenza verbale è maggiormente diffusa. Le cinque mappe termografiche prodotte con il supporto delle università, hanno evidenziato diffusione e concentrazione del fenomeno.
A Milano, sui circa 1.300 messaggi rilevati il 44% sono contro le donne, il 29% contro gli omosessuali, il 14% denotano forme di razzismo, il 7% sono contro i disabili e il 6% sono antisemiti. "Siamo partiti dall'analisi su 72 parole sensibili in grado cioè di evidenziare l'esistenza di sacche di intolleranza nel nostro Paese. — spiega Silvia Brena, co- fondatrice di Vox — Pensare l'odio, porta poi ad agirlo; dare voce senza mediazione emotiva alla propria rabbia e sputarla in rete, porta poi al cyberbullismo o allo sviluppo di violenza strutturata. Col Comune di Milano dunque stiamo ipotizzando di portare avanti questo progetto, raffinando ulteriormente la ricerca, per fare prevenzione mirata sul territorio".
Il progetto, che è infatti patrocinato dal Comune di Milano, ha coinvolto dipartimenti di eccellenza di tre università italiane: Milano, Roma e Bari.
La Mappa dell'Intolleranza ha richiesto più di un anno di lavoro, otto mesi di monitoraggio della rete Twitter, 1,8 milioni di tweet estratti nel periodo di rilevazione (gennaio-agosto 2014) per mappare l'odio razziale, l'omofobia, l'odio contro le donne e contro i diversamente abili, l'antisemitismo.
Sulla misoginia si concentra la maggiore proliferazione di tweet intolleranti. Il numero di tweet contro le donne, infatti, in 8 mesi è arrivato a 1.102.494, con 28.886 tweet geolocalizzati. Le offese contro le donne hanno registrato una distribuzione nazionale piuttosto uniforme con picchi in Lombardia, Campania, aree tra il sud dell'Abruzzo e il nord della Puglia, Friuli-Venezia Giulia.
Seguono per numero di messaggi rilevati, i tweet contro i diversamente abili, arrivati a 479.654 con 3.410 localizzazioni.
Un dato curioso, riscontrato durante la rilevazione dei tweet, è la netta crescita dei post a sfondo razzista in corrispondenza dei Mondiali, delle partite della domenica, ma anche dopo i talk show con personaggi politici o i programmi con la presenza di soubrette.
L'omofobia, segnalata prevalentemente in Lombardia, è presente in modo significativo anche in Campania e Friuli-Venezia Giulia. Per un totale di 110.774 messaggi omofobi, dei quali il 7,66% è stato localizzato.
I tweet antisemiti invece sono in assoluto i più geolocalizzati, dei 6.000 tweet raccolti in 3 mesi, 1.150 sono stati geolocalizzati pari al 18,3%. Il picco significativo è in Abruzzo. Al Nord le zone più calde sono Milano, Bergamo, Brescia, Varese e Como. In centro Italia i picchi sono stati riscontrati in Toscana, nella zona centrale della regione e nel Lazio, in particolare nella provincia di Latina. Mentre al Sud le zone dove la discriminazione verso le persone di origine ebraica è più presente sono l'area di Napoli e Caserta, la zona compresa tra Bari e Taranto, il Salento e Catania.