AL MANZONI DI MILANO

Barbara Foria: "A teatro mi rimetto al giudizio del pubblico"

La comica di "Colorado Cafè" arriva il 9 marzo al Teatro Manzoni di Milano

© ufficio-stampa

Dopo il successo in televisione la 'woman in red' di "Colorado Café" Barbara Foria è pronta a tornare al "mio primo amore: il teatro". Il 9 marzo debutta infatti al Manzoni di Milano con lo spettacolo 'Volevo una cena romantica e... l'ho pagata io!". "E' una raccolta dei miei monologhi migliori, selezionati e adattati per il teatro. Sul palco mi rimetto al giudizio del pubblico, che è la mia giuria popolare" anticipa a Tgcom24.

Dopo il successo di "Colorado", torni al teatro...
Sì, è un ritorno al mio primo amore. Nasco come comica teatrale, come situazionista. A "Colorado" ho trovato un ambiente fantastico, un cast stupendo. Mi ha permesso di farmi conoscere ad un pubblico più giovane e ampio, che ora mi viene a trovare anche a teatro. Nonostante i miei monologhi parlino di dinamiche uomo-donna, il pubblico che mi segue è composto anche da bambini e ragazzi.

Cosa porterai in scena?
Lo spettacolo è il meglio dei miei monologhi e si concentra sull'universo femminile, ma non solo. Porto in scena quello che mi succede, quello che vedo in giro e le storie che raccontano le amiche. Ormai sono diventata una sorta di 'posta del cuore' per tante donne, che mi scrivono per avere i consigli su come comportarsi con gli uomini. Una ragazza mi ha confessato di essersi innamorata del suo capo, che è più grande di lei di vent'anni, e mi ha chiesto cosa fare. Magari apriamo una rubrica del cuore su Tgcom24.

Sei critica con l'universo maschile, ma anche molto autoironica quando si parla di donne..
Nonostante gli uomini siano il mio bersaglio, piaccio molto anche a loro perché metto a nudo i difetti delle donne. Il femminismo è stato un po' un boomerang, perché ha complicato ancora di più i rapporti uomo-donna e ci ha portato a cercare la perfezione. Arrivate ad una certa età il mio consiglio è di accontentarsi, non nel senso negativo di andare con il primo che passa, ma di smettere di cercare la perfezione assoluta. Bisogna convivere con i difetti degli uomini, così come loro convivono con i nostri.

Sei una comica di successo, ma nel cassetto hai una laurea in giurisprudenza...
Sì, sono anche iscritta all'albo degli avvocati, pago le tasse e tutto quanto. Era il mio piano B, nel caso non fosse andata bene la carriera nel mondo dello spettacolo. Ma d'altra parte gli avvocati sono i primi comici. Un'aula di tribunale non è poi tanto diversa da una rappresentazione teatrale con le toghe, le parrucche e le arringhe degli avvocati per convincere la giuria. A teatro il mio obiettivo è lo stesso: devo convincere il pubblico, che è la mia giuria popolare, e rimettermi al suo giudizio.

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