ESPOSIZIONE UNIVERSALE

Expo, Milano si prepara alla grande invasione facendo le prove di "affitto breve"

In attesa dell'evento, la città scopre nuove possibilità di business. A partire dalla immensa disponibilità di immobili - spesso inutilizzati - in ogni angolo della metropoli e del suo hinterland. Che possono diventare un'importante risorsa

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La formula - affitto breve - non è tra le più note e le più diffuse. Qualcosa a metà tra la normale locazione e il soggiorno turistico. E che può rivelarsi una bella occasione di business in tempi e situazioni ad alta densità di arrivi. Come l'Expo di Milano. Quando l'ondata di persone che si riverseranno sul capoluogo lombardo difficilmente riuscirà a trovare l'accoglienza richiesta nelle strutture ricettive normalmente attive sul territorio.

Le prime stime al riguardo parlano di una domanda che con altissima probabilità sarà eccessiva in rapporto all'offerta di città e hinterland, in grado di accogliere non oltre le 80mila persone. E gli otto milioni di biglietti venduti finora fanno prevedere un accesso ben più elevato: pare che, dal primo maggio in avanti, mancheranno all'appello circa 10mila posti letto al giorno.

L'occasione si presenta quindi molto ghiotta per chi ha appartamenti sfitti o disponibili, ottimi per l'affitto a breve termine, ideale appunto per i visitatori della Grande Esposizione. In una realtà come quella milanese, dove i prezzi per una stanza d'hotel di solito non sono particolarmente economici, soluzioni un po' diverse potrebbero avere un mercato di tutto rispetto.

Affitto breve, business formato Expo - Lo sanno bene i siti di listing come Airbnb, Home Away, Scambiocasa, e le società di supporto a privati e investitori immobiliari come Rentopolis: un'azienda alternativa a quelle tradizionali che mette in contatto la domanda di un soggiorno breve e l'offerta, tradotta in una o più stanze da gestire liberamente a un prezzo spesso concorrenziale rispetto alla solita formula turistica. Un servizio che raccoglie la disponibilità di appartamenti sul territorio, li gestisce, spesso li valorizza con interventi ad hoc in loco e con servizi aggiuntivi, li promuove e li distribuisce e infine li affitta, dividendo con il proprietario il guadagno: le richieste variano dal 25 al 50%.

Ma perché il privato dovrebbe rinunciare a parte dei proventi della locazione della sua casa al futuro visitatore di Expo? Risponde Fabrizio Faion, tra i collaboratori della start-up Rentopolis: "Perché per i privati l'affitto temporaneo è un affare difficile da gestire per una burocrazia complicata e tutt'altro che benevola".

La normativa - La sottoscrizione del contratto di affitto va comunicata alla Questura, alla Provincia vanno resi noti i prezzi, che devono essere esposti pubblicamente. Poi serve la SCIA, cioè la dichiarazione di inizio attività e, per i rapporti che durano oltre i trenta giorni, ci vuole un'ulteriore registrazione del contratto.

Short term renting - "Ecco perché affidare a professionisti la gestione dell'affare è molto più comodo, pratico e anche redditizio - riprende Faion -. Società come la nostra rendono più appetibile l'appartamento migliorandone la qualità con soluzioni d'arredo per noi facili da gestire e da realizzare grazie alle convenzioni con aziende specializzate. E poi lo promuovono su siti-vetrina ad hoc come Booking o TripAdvisor, operazione che per il privato è molto più complicata. Lo pubblicizzano con recensioni tradotte in decine di lingue, che arrivano in tutti gli angoli del pianeta".

Servizi in più e massima flessibilità - "Infine - conclude Faion -, noi possiamo offrire servizi aggiuntivi al cliente, dal pick-up in aeroporto alla guida turistica, al cambio biancheria, al pacchetto food. L'offerta diventa così molto più invitante rispetto a quella dell'appartamento e stop. E ancora, con noi il privato non ha rischio di insoluto, perché ci premuriamo di richiedere garanzie ben precise prima di far entrare l'ospite in casa sua, e non ha problemi a riscuotere il dovuto". Affittare a breve un appartamento può diventare così per chi ha qualche locale inutilizzato non più un modo per arrotondare di tanto in tanto, ma per avviare un vero e proprio business. Senza prendersi impegni a lungo termine, tenendosi l'immobile a disposizione e con il beneficio della massima flessibilità. Magari, proprio cominciando con Expo.