Solo il furgone di Massimo Bossetti poteva essere quello "ripreso dai video delle tre telecamere 45 minuti immediatamente precedenti alla scomparsa" di Yara Gambirasio. Così i carabinieri spiegano come si è arrivati all'Iveco Daily bianco. Individuati inizialmente circa 2mila furgoncini, gli investigatori ne hanno selezionati 5. Grazie ad altre analisi e incrociando diverse informazioni, il cerchio si è poi ristretto sul mezzo usato da Bossetti.
I carabinieri hanno messo in sequenza i fotogrammi delle telecamere di Brembate attive la sera della scomparsa di Yara e ricostruito il tragitto di un furgone Iveco. Da qui sono risaliti a 2mila camioncini, si legge in una nota, fotografati quindi uno ad uno e via via esclusi in quanto "palesemente incompatibili con il modello di riferimento".
L'aiuto degli ingegneri dell'Iveco - Solo 5 di essi avevano caratteristiche tali da poterli in qualche modo confondere col veicolo immortalato dalle telecamere. Questo lavoro, spiegano i militari, è stato possibile grazie anche all'aiuto degli ingegneri dell'Iveco che si erano occupati della produzione di quel primo modello di furgone indicato come sospetto. Gli esperti hanno quindi comparato le immagini ottenute e migliorate grazie a potentissimi software e e quelle del furgone del Bossetti, verificando tutto a un modello in 3D sviluppato in collaborazione con l'azienda produttrice del veicolo per cercare tra i furgoni del medesimo modello elementi utili per le indagini, come il "passo" (la distanza inter-asse).
Ecco il video che incastra Bossetti
La scrematura - I titolari di questi cinque mezzi sono stati sentiti come testimoni e "anche grazie all'imponente mole di dati raccolti negli oltre 4 anni di indagini, si è pervenuti ad escludere che potessero trovarsi a Brembate la sera del 26 novembre 2010".