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Flavio Briatore fa chiarezza sulla cuoca milionaria con un annuncio a pagamento

L'imprenditore ribadisce la sua verità sul caso Falciani acquistando mezza pagina di verità su Corriere e La Stampa con tanto di documento della banca Hsbc

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"Caso Falciani, la disinformazione oltraggia la verità - Flavio Briatore: la verità sulla cuoca milionaria". Flavio Briatore ha deciso di acquistare mezza pagina di pubblicità sul Corriere della Sera e La Stampa per ribadire la sua versione sull'ormai celebre caso di Barbara Falciani e del suo presunto conto in Svizzera da 39 milioni di euro. L'imprenditore pubblica la lettera originale ricevuta dalla banca Hsbc corredata dalla traduzione in italiano. "Ecco il documento che prova come la cuoca non ha mai avuto un conto personale presso la banca Hsbc" si legge nell'avviso.

Flavio Briatore fa chiarezza sulla cuoca milionaria con un annuncio a pagamento

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L'accusa di Flavio Briatore diretta nei confronti dei giornali e dei media nazionali In pagina compare la copia di una lettera su carta intestata della banca svizzera. La traduzione dall'inglese recita: "Facendo seguito alla richiesta pervenutaci in data odierna, confermiamo con la presente che la signora Faroni Barbara era intestataria di una carta di credito collegata al conto n (...) della società Formula FB Business Limited presso la Hsbc Private Bank dal 3-8-2004 al 23-1-2008. Confermiamo inoltre che la signora non è mai stata titolare di un conto e nemmeno è, per quanto di nostra conoscenza, beneficiaria dei beni di suddetto conto corrente".

Nei giorni scorsi Briatore aveva annunciato un'azione legale contro il Gruppo Editoriale l'Espresso e che i proventi del risarcimento danni sarebbero stati devoluti in beneficenza. La storia della cuoca - tra il 2005 e il 2006 al servizio del team Renault a quei tempi diretto proprio da Briatore - è stata per diversi giorni al centro della cronaca nazionale in relazione alla grande inchiesta sull'evasione fiscale legata alla cosiddetta "lista Falciani". In particolare era stato scritto che la donna era intestataria "a sua insaputa" di un conto 39 milioni di dollari (34,9 milioni di euro).

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