economico e morbido

Scienziati italiani lavorano a un robot domestico morbido ed economico

All'IIT di Genova è stato lanciato il progetto che realizzerà entro 8 anni un umanoide con le mani che si ricaricherà bevendo metanolo

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Fra pochi anni nelle nostre case potrebbero entrare dei nuovi elettrodomestici "animati": dei veri e propri assistenti personali capaci di aiutarci in tante attività quotidiane, molto intelligenti e con aspetto morbido e rassicurante. Robot che tanto ricordano il protagonista del film Marvel-Disney "Big Hero 6": un infermiere tuttofare che presto si trasforma in un amico fidato degli altri personaggi della pellicola. E' l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova ad avere annunciato il progetto: entro 8 anni i primi robot di questo genere potrebbero essere già disponibili sul mercato.

"Il robot che siamo progettando può essere considerato il fratello meno costoso di iCub", ha detto Giorgio Metta, direttore della iCub Facility dell'Iit facendo riferimento al robot-bambino che impara e cresce presentato da pochissimi giorni.

Il progetto non ha ancora un nome, ma strada e obiettivi sono ben definiti: "Entro un anno - ha proseguito Metta - contiamo di avere il prototipo e poi sarà la volta della fase industriale, che fra 7-8 anni potrebbe portare i robot nelle case".

Se l'aspetto del robot non è ancora definito, è invece già chiaro che non dovrà essere di metallo: "Dovrà essere un robot a basso costo, per questo stiamo cercando nuovi materiali, meno pesanti e costosi dei metalli", ha detto Metta. Si lavora a plastiche potenziate, ossia rinforzate con uno dei materiali più robusti e sottili al mondo, il grafene. Prima che per i robot, le plastiche potenziate potrebbero essere la chiave per ottenere caschi per la moto più sottili e robusti.

All'insegna dei costi ridotti, sono allo studio anche nuove batterie, per esempio al metanolo. In questo caso i robot potrebbero bere per ricaricarsi: basterebbe inserire il liquido nel loro serbatoio.