Sono in tanti a storcere il naso di fronte al lavoro che Jeremy Scott sta portando avanti da Moschino da quando ne è diventato il direttore creativo, nell'ottobre 2013. In molti gli rimproverano di non rendere giustizia allo spirito irriverente e all'autoironia tipica del marchio fondato da Franco Moschino, ma bisognerà pur ammettere che grazie al designer americano, Moschino è tornato ad essere un brand desiderato, soprattutto fra il pubblico più giovane. E la collezione autunno inverno 2015 non fa eccezione.
Dopo il tributo a McDonald's e quello a Barbie delle passate stagioni, studiati per diventare virali sui social media sin dal momento in cui le modelle calcavano la passerella, questa volta Scott si impegna sul serio e presenta una collezione sportswear dove a mescolarsi sono gli elementi della cultura street americana - i pantaloni e le collane da rapper, i cappellini alla pescatora, le magliette da basket - con le icone dei cartoni animati dei Looney Tunes.
Bugs Bunny, Titti, Silvestro, Tasmania, Piggy: non è difficile immaginare quanto piaceranno le felpe e le magliette con i loro volti, esattamente come gli zainetti e le borse voluminose e in colori shocking, vero classico Moschino. Ma ci sono anche lunghe giacche di piumino, salopette e jeans, larghi e strappati, con le toppe o come camicia che fa da vestito.
Esattamente come per le altre sfilate di Scott, anche quella di ieri sera è stata un trionfo pop, che si è conclusa con una serie ben riuscita di abiti da sera decorati dai graffiti, in linea con l'inspirazione generale.
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