Veneto da scoprire

Cittadella, Marostica, Bassano dietro le mura

In meno di trenta chilometri il Veneto riserva tre magnifiche sorprese, città fortificate ricche di storia e di cultura

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Non capita spesso di poter visitare tre splendide città, ricche di storia ed arte, percorrendo meno di 30 km. É quello che, invece, accade in Veneto, dove - una accanto all'altra- si allineano Cittadella, Marostica e Bassano del Grappa, che conservano l'incanto senza tempo delle città medievali, circondate da possenti mura, con splendide piazze e caratteristici vicoli su cui si affacciano chiese e palazzi.

Cittadella, città fortezza - Cittadella era nel medioevo, con la vicina Castelfranco, il principale centro amministrativo e militare della pianura del Brenta. Le due cittadine vennero fondate fra la fine del XII sec. e l'inizio del XIII per fronteggiarsi l'una con l'altra: la prima era dei Padovani, la seconda dei Trevigiani. Cittadella sorse verso il 1220 in una posizione strategica, dove già i Romani si erano insediati con un piccolo nucleo, all'incrocio tra la strada che collegava Padova e Bassano e quella che univa Vicenza e Treviso. La sua pianta, che unisce funzionalità a valore simbolico, ne fa uno degli esempi più interessanti in Italia di città-fortezza: circondata da un'antica cinta di mura, che può essere percorsa interamente a piedi, ha le due strade principali che si intersecano perpendicolarmente e dividono l'abitato in quattro settori simmetrici, con gli edifici a scacchiera. La cerchia di mura, lunga 1.461 m, è intervallata da 12 torri e 16 torresini e da 4 porte, poste nei punti cardinali, da cui partono le 4 vie principali, che convergono nella piazza centrale, dove si trovano la loggia del Municipio e la parrocchiale dei SS. Prosdocimo e Donato. Altri interessanti monumenti sono il palazzo Pretorio e la torre di Malta, fatta costruire nel 1251 da Ezzelino da Romano per rinchiudervi i suoi nemici politici e ricordata da Dante nel IX Canto del Purgatorio.

Marostica e la piazza degli scacchi - Ai piedi dell'Altopiano dei Sette Comuni, Marostica si trova su un colle da cui si domina la pianura veneta, fino a Vicenza. Circondata da mura, era un'importante roccaforte degli Scaligeri, che nel XIV sec. vi costruirono il Castello Inferiore e il Castello Superiore, complementari fra loro: il primo serviva per difendersi dagli attacchi nemici, il secondo per controllare dall'alto il territorio. Il Castello Inferiore si affaccia sull'omonima, famosa, piazza col pavimento a quadri rosso neri, che dal 1954 si trasforma ogni secondo week-end di settembre degli anni pari in una gigantesca scacchiera vivente in occasione della Partita di scacchi in costume. Qui si sfidarono, nel 1454, i nobili Vieri di Vallonara e Rinaldo d'Angarano, per ottenere la mano di Lionora, la figlia del castellano. In ricordo di questo evento, in tre giornate si disputano quattro partite, che coinvolgono l'intera cittadinanza, chiamata a personificare i “pezzi” di questa gigantesca scacchiera. I costumi della rievocazione, sono esposti in un piccolo museo all'interno del castello. Poco lontano, la chiesa di S. Antonio Abate conserva un'importante pala con la Predicazione di S. Paolo ai Greci realizzata nel 1574 da Jacopo e Francesco Bassano. Salendo per la scenografica scalinata che porta alla seicentesca chiesa del Carmine, si arriva nei pressi del sentiero che conduce al Castello Superiore, romantico rudere di grande suggestione.


Bassano del Grappa, la città delle ceramiche e della grappa
- Attraversata dal Brenta, Bassano - piccola città di grande fascino - è nota per le sue preziose ceramiche, per la produzione di grappa, che qui ha alcune delle distillerie più conosciute d'Italia, per i pregiati asparagi. Immortalato da una famosissima canzone degli Alpini, il ponte coperto che scavalca le acque del fiume è il simbolo della città. Di origine antichissime, ricostruito nel 1948, ha ad una estremità una caratteristica taverna dalla quale si accede al Museo degli Alpini, che raccoglie cimeli di questo glorioso corpo che si distinse nella Prima Guerra Mondiale, e dall'altra un piccolo Museo della grappa. Articolato attorno a piazze e strade dall'andamento irregolare, spesso delineate da portici, il centro storico – anch' esso cinto da mura - un susseguirsi di antichi palazzi, molti dei quali hanno le facciate dipinte con affreschi. Il passato di queste terre è raccontato nel Museo Civico dove, accanto alla sezione archeologica, è sistemata una ricca pinacoteca, con opere dei maggiori artisti veneti (i Da Ponte, Giandomenico Tiepolo, Marco Ricci, lo scultore Antonio Canova, di cui sono conservati numerosissime bozzetti e calchi). Il Museo Civico si trova nei pressi di piazza Garibaldi, attigua a piazza della Libertà, dove si trova la loggia del Comune con un prezioso orologio della fine del'500, stemmi e affreschi e la chiesa di S. Giovanni Battista. Palazzo Sturm, edificato nel'700 a picco sul Brenta, ospita l'interessante Museo della ceramica, di cui Bassano fu (ed è tuttora) uno dei principali centri di produzione italiani. Ai margini dell'abitato si trovano il Castello Superiore, d'origine medievale e il Duomo, sorto sulla primitiva pieve di S. Maria e più volte ampliato, fino alla fine del 600. Gloria della tavola locale è l'asparago bianco. Il Bassanese è una delle più rinomate zone italiane di produzione di questo prelibato ortaggio primaverile, grazie a microclima e habitat perfetti, che permettono la coltivazione di asparagi diritti, croccanti, privi di fibrosità, dal gusto ricco, un cibo ricercato e apprezzato che si può gustare in tutte le trattorie e ristoranti locali. Il “nobile turione”, del quale si ha notizia fin dal XIII secolo, è un prodotto semplice ma raffinato, benvenuto in cucina perché adatto anche a ricette elaborate. Utilizzato anche in cosmesi e come purificante e detossificante dell'apparato digerente, venne apprezzato da faraoni e imperatori e spesso celebrato da poeti e scrittori, tra i quali Hemingway ( sul Grappa nella Prima Guerra Mondiale) in "Addio alle armi".

Per conoscere le altre meraviglie del Veneto, guarda il video tratto dall'archivio di Luoghi di magnifica Italia.