Dopo i disordini con i tifosi del Feyenoord a Roma, la polizia olandese ha avviato "una grossissima inchiesta" che darà risultati "molto, molto presto". A garantirlo è il portavoce della polizia di Rotterdam, Roland Ekkers, il quale aggiunge che "su quanto successo a Roma è solo la vostra polizia che deve dare spiegazioni. Noi eravamo là in sei, voi con centinaia di agenti".
Parlando a Radio1, Ekkers ha spiegato che "è partita una grossissima inchiesta per identificare gli hooligan che non sono stati arrestati e sono rientrati nel nostro Paese. Stiamo guardando le foto una per una, stiamo controllando i video e qualsiasi altra informazione. Si tratta di documentazione nitida, e siamo sicuri avremo molti dei loro nomi molto, molto presto".
Per il portavoce della polizia olandese, comunque, i contatti tra la polizia italiana e quella olandese, dal loro punto di vista, sono stati intensi. "Non rilasciamo dichiarazioni sul fatto se siano state comunicazioni o no riguardo la possibilità che hooligan violenti senza biglietto entrassero in Italia".
Intanto, però, è già allerta sulla partita di ritorno Europa League: giovedì 2.400 tifosi giallorossi sono attesi al "De Kuip", lo stadio che ospita le partite del Feyenoord: la preoccupazione è soprattutto quella di evitare che quei 50 romanisti denunciati perché preparavano un agguato per vendicarsi dei rivali olandesi trasformino il loro tentativo fermato dalla polizia in una voglia di trasferta olandese.
Il club giallorosso fa affidamento sul fatto che il lotto di biglietti a disposizione - andato esaurito rapidamente - è finito nelle mani di quanti tra i tifosi erano già andati a Monaco e Manchester, in forza del diritto di prelazione.
La situazione, però, viene definita "molto delicata" da fonti del Viminale: si dovrà capire nei prossimi giorni se nel gruppo di romanisti vorranno entrare infiltrati senza biglietto, e sulla base dello scambio di informazioni con la polizia olandese sarà direttamente il Viminale a decidere il livello di rischio di Feyenoord-Roma e l'eventuale invio di polizia italiana di supporto.
La Roma, da parte sua, "raccomanda a tutti i propri tifosi di astenersi dal tentare di acquistare tagliandi in circuiti o canali diversi da quello ufficiale", e soprattutto "di non recarsi a Rotterdam per la gara senza essere già in possesso del biglietto d'ingresso dello stadio De Kuip".
Lo stadio olandese, rinnovato l'ultima volta per l'Europeo 2000, contiene 51mila posti e per il match di ritorno c'è il tutto esaurito. E anche i precedenti italiani nello stadio Feyenoord non sono di buon auspicio: era la finale di Euro 2000 quando sette giornalisti italiani furono brutalmente picchiati e arrestati dalla polizia di Rotterdam.
Ora, dopo la vergogna di Roma, dal club dicono di essere "impotenti": la tifoseria olandese è nota per la sua violenza, ma più da trasferta che in casa. Sui social e sul web, però, sono già partiti ironie e sfottò, anche se sono rari i messaggi più aggressivi: il vero livello d'allerta della notte di Rotterdam si potrà forse capire nelle prossime ore.
Premier Olanda: "Disponibili dopo i fatti Roma" - Il premier olandese, Mark Rutte, ha espresso "vicinanza e disponibilità" per quanto accaduto a Roma. Secondo quanto si apprende da fonti del governo olandese, Rutte in una telefonata al premier Matteo Renzi avrebbe anche ribadito i legami di amicizia tra Italia e Olanda.