Quattro sub si sono imbattuti nel più grande ritrovamento di monete d'oro mai effettuato in Israele. L'eccezionale scoperta è avvenuta per caso durante un'immersione nel tratto di mare antistante all'antico porto di Cesarea, uno dei più importanti siti archeologici di epoca romana in Israele. Le monete, dal peso di nove chili e dal valore inestimabile, risalgono all'epoca del Califfato Fatimide, che dominò su gran parte del Medio Oriente e del Nord Africa tra il 909 e il 1171 d.C.
L'unità di archeologia marina dell'Israel Antiquities Authority sta conducendo degli scavi sul luogo del ritrovamento nella speranza di far luce sulle origini del tesoro. "E' molto probabile che ci sia un relitto di una nave del Tesoro che stava portando al governo centrale in Egitto il ricavato delle tasse raccolte", spiega al Guardian Kobi Sharvit, direttore dell'unità.
Un'ipotesi al vaglio degli archeologi è che il tesoro servisse a pagare il salario della guarnigione militare Fatimide dislocata a guardia del porto di Cesarea. "Un'altra teoria - continua Sharvit - è che il denaro appartenesse a un ricco mercante che commerciava con le città costiere e i porti del Mediterraneo, la cui imbarcazione è affondata in quel punto".
L'Israel Antiquities Authority non ha ancora comunicato una stima del valore del ritrovamento, che per il momento è stato definito "senza prezzo". Il portavoce Yoli Schwartz ha dichiarato all'Associated France Press, che il tesoro è ora proprietà dello stato di Israele e che nessuna ricompensa è stata concessa agli autori della scoperta.