MISSIVA ALL'ASTA

Albert Einstein, all'asta una sua presunta lettera in italiano: "Caro signor collega..."

Datata 12 luglio 1925, sarebbe stata spedita al fisico Giovanni Giorgi dell'Università La Sapienza di Roma

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Una lettera in lingua italiana che avrebbe scritto a mano Albert Einstein sarà presto battuta all'asta a Boston. "Caro signor collega...", è l'incipit della missiva, destinata al fisico Giovanni Giorgi dell'Università La Sapienza di Roma e datata 12 luglio 1925. Il padre della Relatività, nella lettera, tratta proprio della teoria da lui formulata, scrivendo: "Non dubito della sua validità".

Che Einstein avesse familiarità con la lingua italiana è noto. "Era stato in Italia con la sua famiglia quando aveva 15 anni, aveva vissuto a Pavia per molti mesi e parlava e scriveva in italiano", osserva il giornalista scientifico Pietro Greco. "I rapporti di Einstein con l'Italia sono sempre stati molto stretti. Sua sorella ha vissuto a lungo a Firenze ed Einstein ha avuto un lungo scambio epistolare con Tullio Levi Civita. Era italiano anche uno dei suoi più grandi amici, Michele Besso, di Trieste", conclude Greco.

Nel breve messaggio, Einstein risponde a Giorgi, che all'epoca in Italia e a livello internazionale era un'autorità in materia di elettromagnetismo. Concordando con l'esperto italiano sull'impossibilità di una formula, Einstein scrive: "Dio ha creato il mondo con più eleganza e intelligenza". Poi, dopo aver confermato la validità della sua Relatività, conclude firmando "Suo Einstein".