Il governo ha posto la questione di fiducia nell'aula della Camera sul decreto legge Milleproroghe che scade il primo marzo e deve ancora passare al Senato. Ok alla proroga del regime dei minimi Iva, che coesisterà con il nuovo regime per tutto il 2015. E niente modifiche alle norme, e soprattutto alle competenze, in materia di frequenze tv.
La votazione sulla fiduzia inizierà giovedì alle 19.15. Diversi gli emendamenti approvati dalle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, con i lavori che inizialmente sono andati a rilento per le proteste delle opposizioni, in particolare Forza Italia e Movimento Cinque Stelle, sia sui tempi ristretti per il dibattito sia per i contenuti di alcuni emendamenti presentati all'ultimo dai relatori.
Dito puntato in particolare contro la proposta di destinare 1 milione di euro per il sostegno al reddito dei dipendenti della Fondazione "Tommaso Campanella", istituti per la ricerca e la cura dei tumori calabrese con i vertici indagati. Ma anche per la misura che prevede lo stop alle sanzioni per le Regioni che hanno sforato il Patto di Stabilità interno, "cucita" sul Lazio, unica regione ad aver destinato "ai pagamenti dei debiti" della P.a. "una quota dell'obiettivo del patto di stabilita' superiore al 50% dello stesso". Arriva anche una sorta di "mini-proroga" per 4 mesi del blocco degli sfratti.
Tensioni si sono registrate anche sulla norma, sempre proposta dai relatori, che "sospende" per due anni i requisiti per il trasferimento della titolarità delle farmacie che, secondo alcuni esponenti del Pd, sarebbe una beffa per i diecimila che stanno partecipando al concorsone per l'apertura di 2600 nuove sedi, che si vedrebbero "bypassate - per Margherita Miotto - da persone senza idoneità ma con soldi a sufficienza" visto che "le nuove sedi verrebbero assegnate senza spendere soldi, mentre così si apre a una speculazione gigantesca".