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Isis in Libia, giunti ad Augusta gli italiani rimpatriati via mare

Un centinaio i compatrioti evacuati dal Paese africano a causa del pericolo rappresentato dall'avanzata dello Stato islamico

ansa

"A Tripoli la situazione è critica. E' già un pezzo che l'Isis è lì". Agli italiani rimpatriati dalla Libia e arrivati all'aeroporto militare di Pratica di mare è sconsigliato parlare con i giornalisti ma Salvatore, il primo a toccare il suolo italiano la scorsa notte dopo il lungo viaggio in nave fino ad Augusta, qualcosa si lascia sfuggire facendo trasparire il clima di tensione vissuto anche dalla comunità italiana tornata in patria dopo le minacce terroristiche. In un centinaio hanno fatto ritorno in Italia, a bordo di un catamarano maltese.

Isis in Libia, giunti ad Augusta gli italiani rimpatriati via mare

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Molti sono tornati a casa direttamente dalla Sicilia, mentre alcune decine, tra cui funzionari dell'ambasciata e lo stesso ambasciatore Giuseppe Buccino, hanno affrontato altre ore di volo a bordo di un C-130 dell'Aeronautica Militare che li ha riportati a Roma. Arrivo off-limits per telecamere e giornalisti - così come avvenuto anche ad Augusta - invitati ad attendente i passeggeri all'esterno dell'aeroporto militare di Pratica di Mare, pochi chilometri a sud della Capitale.

Subito dopo l'atterraggio gli italiani rimpatriati hanno riabbracciato parenti e amici, lasciandosi alle spalle quell'allarme terrorismo che li ha costretti all'imprevisto ritorno a casa. Tra loro c'erano anche operai e pensionati. "Non abbiamo mai avuto paura", dice il contabile dell'ambasciata, "un eventuale ritorno a Tripoli non dipende certo da noi, che siamo dipendenti statali, ma da quello che ci chiederà il governo. Ora siamo stanchi e vogliamo solo tornare a casa".

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