"Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l'una è causa ed effetto dell'altra". Lo afferma il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. L'illegalità, denuncia, ha "effetti devastanti sull'attività di impresa e quindi sulla crescita". "Il pericolo più serio - aggiunge - è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi".
© ansa|Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri
© ansa|Il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, inaugura l'anno giudiziario
© ansa|Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo arrivo all'inaugurazione dell'anno giudiziario
© ansa|Da sinistra il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, il presidente del Senato, Piero Grasso, e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella
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"Non possiamo permettere che questo accada - aggiunge Squitieri davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella -. Non possiamo lasciare che prenda forza l'idea di una società incapace di compiere scelte collettive, di perseguire a livello di Amministrazione pubblica obiettivi concreti e di garantire un sistema di servizi efficiente e sostenibile".
E' quindi "prioritario", secondo il presidente della Corte, "riorganizzare le strutture dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidità e trasparenza ai bisogni dei cittadini".