L'accordo raggiunto sul Recovery Fund "è un compromesso positivo, che toglie argomenti ai nemici dell'Europa". Lo ha affermato Silvio Berlusconi in un'intervista al Tg5. "Questo difficile compromesso deve far riflettere sul futuro dell'Europa e sul pericolo di condizionamento che certi partiti sovranisti esercitano sulla politica di diversi Paesi Ue".
"Ora è assolutamente indispensabile utilizzare gli altri strumenti a disposizione, a partire dal Mes e dal Sure che sono disponibili subito. Lavoro e sanità non possono attendere", ha poi sottolineato il leader di Forza Italia.
"Il governo coinvolga davvero le opposizioni" - Per Berlusconi, il percorso del Recovery Fund "è ancora lungo, i fondi saranno disponibili solo nel secondo semestre del 2021 a condizione che l'Italia presenti un piano di riforme che sia accettabile in Europa, orientato allo sviluppo e non assistenziale e statalista. Questa volta nell'interesse dell'Italia chiediamo al governo che l'opposizione sia davvero coinvolte nelle decisioni del governo".
"Basta col voto all'unanimità" - Secondo il presidente di Forza Italia, "bisogna superare definitivamente il meccanismo del voto all'unanimità, almeno per le decisioni più importanti". "Non ha senso - ha aggiunto - che Paesi che rappresentano solo il 10% della popolazione europea blocchino" decisioni importanti come il Recovery Fund. "Se l'Europa vuole diventare un soggetto politico capace di essere protagonista sulla scena internazionale deve abbandonare il voto all'unanimità e adottare il principio del voto a maggioranza qualificata, almeno sui temi maggiori".