Arisa: "Ricomincio da me, mostrando tutte le imperfezioni"
La cantante si racconta a Tgcom24 tra il nuovo singolo "Ricominciare ancora" che esce il 24 luglio e il tour che riparte dalla Versiliana
Per Arisa "Ricominciare ancora" non è solo il titolo del nuovo singolo che l'artista canta con dolcezza nella bolgia dei tormentoni estivi tanto urlati. E' un mantra che si ripete, un augurio che la cantante fa a se stessa e agli altri. Dopo il lockdown Rosalba crede nella ripresa e riparte da se, autoproducendosi con la sua etichetta Pipshow: "Ricomincio dai miei sbagli, mostrando tutte le imperfezioni e come sono veramente", confessa a Tgcom24.
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"Ricominciare ancora" sembra una sorta di inno, è così?
La canzone dice 'saremo noi il miracolo'. Bisogna credere nelle proprie potenzialità e riuscire a trarne il meglio soprattutto dopo un periodo così critico. Io ho molta fiducia nella ripresa. Questo momento ci ha aiutato a capire quello che sbagliavamo prima e ad essere più solidali gli uni con gli altri. Sono tutte cose che diciamo spesso e che possono sembrare noiose e banali ma che in realtà oggi assumono un significato diverso.
Tu come sei cambiata?
Stiamo ancora vivendo una condizione molto critica e in alcune parti del mondo è ancora più drammatica della nostra. Dobbiamo rivalutare l'essere umano, cercare di credere di più nei rapporti. Io ho perso tanto tempo, inutilmente. Oggi ho capito che è molto importante coltivare le amicizie, i rapporti, scegliersi le persone con le quali vuoi condividere il tuo tempo.
E' una Arisa che ricomincia?
Per me ricominciare significa aggiustare il tiro. Rialzarsi e camminare nella direzione giusta. Munirsi anche di senso critico: cosa ho sbagliato? Posso rimediare? Posso cominciare ad avere atteggiamenti che prima non avevo. Significa invertire le abitudini: se prima non uscivo adesso lo faccio. Se avevo paura di dire di no adesso lo dico. E se avevo paura di dire di sì lo dico, mi fa piacere dire 'ti voglio bene', aprire casa mia, far vedere le imperfezioni, i lampadari che mancano alle pareti.
Tanto che sui social ti mostri così come sei, bellissima in costume e con le imperfezioni... a dire il vero confessi anche di ruttare...
Gli errori li ho fatti prima perché volevo somigliare a qualcosa che non ero. Io sono una persona normale, anche ingenua, non posso fare finta di essere la figlia del re. Ho due genitori stupendi che vivono in campagna, mio padre stamattina mi ha detto che stava concimando la vigna ed è girato il vento, così si è tirato tutto addosso. Non posso essere diversa da quello che sono. Magari posso piacere di più ad altri ma io mi piaccio così.
Perché l'hai sentita subito tua questa canzone?
L'ho ascoltata due anni fa e mi è rimasta sempre in testa. Quando l'ho fatta risentire a Federica Abbate (che l'ha scritta con Claudia Franchini, ndr), quasi quasi non se la ricordava. Mi piace perché ricomincio daccapo, da me. Da un live acustico con i miei musicisti storici, con le canzoni del passato.
Hai detto che questo brano ti ricorda le canzoni che ascoltavi da ragazzina, quali sono gli artisti con i quali ti sei formata?
Bersani, Pacifico, Jovanotti tutto il disco 1994, Laura Pausini, Pino Daniele. Durante il tour infatti farò molte cover: da Gaber a Jannacci e Battisti.
Il 22 luglio riparte il tour dalla Versiliana, sei emozionata?
In certi momenti ho pensato che non sarebbe più tornato normale. Sono dieci anni che sono in tour tutte le estati, per me è bellissimo, il palco è casa, la gente è l'uomo per il quale mi faccio bella, quel friccicorio di quando devi uscire con un ragazzo che ti piace.
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